"Moncalieri Jazz Vive!" è lo slogan coniato dal festival piemontese per l'edizione speciale 2020 in streaming (11-15 novembre) dopo 23 anni di ottima musica internazionale dal vivo. E' comunque un invito a resistere alla drammatica emergenza sanitaria che ha portato il direttore artistico Ugo Viola, in seguito agli emendamenti dell'ultimo Dpcm, a ridimensionare il palinsesto, spostando i concerti clou in live streaming e in forma gratuita direttamente sul sito ufficiale della manifestazione. "L’emergenza del Covid 19 ha condizionato notevolmente il mondo culturale di cui noi facciamo parte - afferma Viola -. Abbiamo comunque deciso di non arrenderci di fronte ai cambiamenti, bensì di affrontarli, rivoluzionandoci e adattandoci alle nuove esigenze. La musica, così come la nostra città, non si ferma, bensì muta, cambia, evolve e si rinnova, e proprio con la musica vogliamo alleviare le giornate di questo difficile periodo. La sopravvivenza del nostro Festival è stata possibile non solo per la nostra caparbietà, ma anche grazie agli enti pubblici che hanno deciso di continuare a sostenerci come il Comune di Moncalieri, la Regione Piemonte, la Fondazione CRT oltre agli sponsor privati che non ci hanno lasciati soli in questa sfida. Abbiamo sempre registrato la partecipazione di grandi nomi internazionali, senza mai dimenticarci dei musicisti del nostro Paese che proprio quest’anno vengono ulteriormente valorizzati da un programma tutto nazionale. Una significativa novità arriva anche dala grafica: l’immagine progettata e realizzata dall’illustratrice Giorgia Molinari rende omaggio all’arte visiva degli anni 50-60 ma rappresenta anche il nostro motto, con un messaggio alla musica simbolo di forza ed energia". Annullati i dieci giorni di "Aspettando il festival", la manifestazione prenderà piede in forma virtuale l'11 novembre, quando, all'interno della Collegiata Santa Maria della Scala di Moncalieri, verrà trasmesso (ore 20,30) "Anime jazz", un progetto che unisce la musica alla sfera religiosa tramite le letture ispirate all’opera della santa mistica Ildegarda di Bingen.
Il sax baritono di Dario Cecchini suonerà le sue prime note direttamente dal campanile della chiesa, quasi come a voler rappresentare un richiamo nella Piazza principale della città, che quest’anno a differenza delle scorse edizioni, non sarà animata dalla solita "Notte Nera del jazz". Le due sfere protagoniste di questa serata - musica e spiritualità - saranno al centro della performance dell’attrice Silvia Furlan, con la voce di Albert Hera. Questi ultimi, ispirandosi ai testi, ai dipinti e alla vita di Ildegarda di Bigen (1098-1179, detta "La Sibilla del Reno") intrecceranno musica, ritmo, sonorità della voce in un'alternanza di suono e parola che creerà una trama fitta di rimandi alla vita e all'opera della religiosa e artista medievale. A conclusione di questa serata, Gavino Murgia (sassofoni) e Fabio Giachino (organo) interpreteranno, in prima italiana, "A Love Supreme", tributo all’opera musicale di John Coltrane. Le successive quattro serate serate del Festival si svolgeranno, invece, negli studi della Egaudiovisivi snc.: si partirà il 12 novembre con l'esibizione dei giovani talenti in duo. Il concerto sarà diviso in due parti: nella prima saliranno sul palco il sassofonista Jacopo Taddei e il pianista Luigi Nicolardi, impegnati in un’interazione fra tradizione classica e jazzistica; nella seconda parte Emilia Zamuner, alla voce, e Massimo Moriconi, al contrabbasso, presenteranno il loro progetto "Duet".Silvia Furlan e Albert Hera
Le serate finali saranno dedicate ai centenari della nascita di tre grandi personalità che si sono distinte nel secolo scorso: Charlie Parker, Renato Carosone e Federico Fellini. Moncalieri Jazz 2020 chiuderà il 15 novembre proprio con uno specialissimo omaggio a uno dei più grandi maestri della Settima Arte mondiale: “Amarcord…ricordando cento anni di Federico Fellini” è una suite musicale scritta dal maestro Andrea Ravizza, in veste di arrangiatore e direttore, che vuole celebrare la figura e l'opera del grande regista italiano famoso in tutto il mondo. Un progetto che prevede l’esecuzione delle colonne sonore di Nino Rota scritte per film come “La dolce vita”, “8 ½”, “La strada”, “Amarcord”, “Ginger e Fred” e molti altri. I brani saranno eseguiti da un ensemble creato ad hoc per il festival con Fulvio Chiara alla tromba, Albert Hera alla voce e sax soprano, Fabio Giachino al pianoforte, Federico Marchesano al contrabbasso, Alessandro Minetto alla batteria e il Quartetto d’Archi di Torino composto da Edoardo de Angelis (violino), Umberto Fantini (violino), Andrea Repetto (viola) e Manuel Zigante (violoncello). Durante il concerto, l’illustratrice Giorgia Molinari darà vita ad illustrazioni grafiche ispirate alle opere del regista. Per l'occasione, salirà sul palco Francesca Fabbri Fellini, nipote ed unica erede di Federico: con racconti e fotografie dei suoi ricordi, ripercorrerà la vita dello zio raccontando aneddoti legati alle lavorazioni sul set e all’importanza che la musica ha avuto nei suoi film.Francesca Fabbri Fellini
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