Südtirol Festival Merano, Valery Gergiev apre e chiude

Valery Gergiev (Photo pagina Facebook Valery Gergiev)
Valery Gergiev mattatore, anche alla guida della Mariinski Orchestra di San Pietroburgo, all'apertura e alla chiusura. La violinista Patricia Kopatchinskaja in "dialogo" con il Giardino Armonico di Giovanni Antonini. Il violoncellista Mario Brunello e il "suo" Bach. Il pianista Fazil Say e la "dedica" solistica a Beethoven. La Baltic Sea Philharmonic diretta da Kristjan Jarvi e tutte le sezioni collaterali. Il südtirol festival merano . meran si terrà anche quest’anno (19.08-20.09 2020) "benché - spiegano gli organizzatori - con una formula modificata e con le misure di sicurezza necessarie. Siamo davvero felici, quindi, di poter nuovamente assistere a concerti entusiasmanti".

Patricia Kopatchinskaja (Photo Lukas Fierz)
"La musica, infatti, è il messaggio dell’anima e il linguaggio del cuore, e quest’edizione del festival vuole essere all’insegna della pace e dell’empatia. La musica irradia gioia, infonde conforto e coraggio, e come la cultura, è il nutrimento essenziale del nostro spirito. 
Anche per questo, saranno gli archi della World Orchestra for Peace, diretti da Valery Gergiev, a inaugurare questa rassegna straordinaria con le note elegiache dell’Adagio di Samuel Barber, seguite dall’omaggio 'barocco' che Grieg compose in memoria dell’illuminista Holberg, e dalle serenate di Elgar e Ciaikovskij. Il festival meranese ringrazia Gergiev e la World Orchestra for Peace che dedicano il concerto al ricordo delle vittime del Covid-19 e rinunciano all’ingaggio". Fondata nel 1995 da Sir Georg Solti in occasione del cinquantenario delle Nazioni Unite, quest’orchestra internazionale si compone di musicisti d’eccellenza provenienti dalle formazioni più quotate del mondo. Ma anche gli altri appuntamenti in tabellone promettono grande varietà musicale e qualità esecutiva ineccepibile: fino al 20 settembre, infatti, il südtirol festival merano . meran - articolato nei suoi sette cicli denominati classic, barocco, colours of music, soirée classique, mystica, vox humana e young artists portrait - ha in serbo per gli appassionati 24 concerti di rilievo. Anche in quest’edizione, il cuore pulsante è il ciclo classic con nove appuntamenti da non perdere.

Mario Brunello (Photo pagina Facebook Mario Brunello)
Basti pensare a Patricia Kopatchinskaja, violinista di spessore mondiale, che insieme all’orchestra barocca Giardino Armonico diretta da Giovanni Antonini proporrà un connubio fra concerti di Vivaldi e musica contemporanea italiana (31 agosto). Che dire poi di Fazil Say e della sua "cavalcata" pianistica per celebrare l'anno beethoveniano (4 settembre) o di Christina Pluhar che con l’orchestra barocca L’Arpeggiata si cimenta in una fulminante “jam session” con arie, madrigali e danze del primo periodo barocco (8 settembre). Altrettanto imperdibili saranno i concerti di Kristian Järvi che, alla guida della Baltic Sea Philharmonic Orchestra, fonde arrangiamenti ed estratti di repertorio e di musica contemporanea in una sorta di "nouvelle cuisine musicale" (10 settembre) o la serata in cui l’attrice Krista Posch leggerà lettere scritte da Franz Kafka 100 anni orsono, proprio da Merano, alla fidanzata Milena Jesenská, accompagnate da un collage musicale eseguito dal Signum String Quartet, dove la lingua parlata, come in un melodramma, diventa uno strumento acustico (14 settembre). Non meno entusiasmanti saranno gli ultimi tre concerti di questo ciclo: Lucas Debargue esalta il talento poetico di Ravel eseguendo il brano pianistico “Gaspard de la nuit”, con cui il pianista mise in subbuglio l’intero concorso Ciaikovskij, e a seguire assaggi di sonate di Scarlatti e un mosaico di brani composti da Franz Liszt (17 settembre). Il pianista Jan Lisiecki e la formazione Festival Strings di Lucerna propongono, invece, opere di Chopin, Schumann e Dvorak (19 settembre) mentre Valeri Gergiev, cui sarà affidata come detto l’inaugurazione del Festival, dirigerà anche il concerto di chiusura con la Mariinsky Orchestra di San Pietroburgo (20 settembre).

Kurhaus Merano (Photo Damian Pertoll)
Attenzione, nel ciclo Barocco, all'attesissimo recital di Mario Brunello (1 settembre) che eseguirà suite e sonate di J.S.Bach, un repertorio obbligato di ogni violoncellista ma che l'interprete italiano sa esaltare in tutta la sua bellezza. Nella chiesa parrocchiale di Lana di sotto, il gruppo londinese dei Tallis Scholars combina brani sacri celebri di varie epoche musicali, dimostrando come nel corso dei secoli si passò dai canti all’unisono alla musica polifonica (3 settembre). È invece attesa al Kursaal la formazione vocale Voces 8, che presenta il meglio di vari compositori, iniziando con l’inno “Singet fröhlich” composto da William Byrd (18 settembre). Il celebre ottetto è noto per riuscire a infondere una passione per la musica davvero contagiosa, grazie a una sonorità chiara e luminosa che evoca letizia e beatitudine. Il dopo Covid-19 nella "piccola Vienna" italiana respira a pieni polmoni proprio quest'aria di pace. 


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