Guida Michelin 2018, tre Stelle a Norbert Niederkofler

Norbert Niederkofler nell'olimpo dei tre Stelle Michelin
Norbert Niederkofler, ritorno al passato con gran premio finale, meritatissimo e attualissimo: la terza Stella Michelin, finalmente arrivata a coronare una vita di fatica e di ingegno nel segno della semplicità e del rispetto dei ritmi della natura."Quando ho cominciato a lavorare alla Rosa Alpina - lo storico Relais & Chateaux delle Dolomiti della famiglia Pizzinini a San Cassiano in Alta Val Badia, ndr – c’era solo una pizzeria”, raccontava negli anni scorsi a Style Legends Niederkofler, entrato nell'olimpo dei ristoranti tristellati italiani con la "Rossa" 2018.
Poi dentro la Rosa Alpina è nato il ristorante che nel 2000 ha ottenuto la prima stella Michelin, sette anni dopo è arrivata la seconda - e ora la terza - mentre nel frattempo la ristorazione dell’intero Trentino Alto Adige ha visto moltiplicarsi i riconoscimenti e i premi della critica di settore. “Questo vuol dire che è cresciuta molta la qualità degli chef della nostra terra in generale, anche se mantenerla è difficile. Forse è giusto – continuava Norbert – che a meritarsi più visibilità siano stati soprattutto i ristoranti dentro i grandi alberghi, come insegna la tradizione francese. Una tradizione che premia chi sa unire un alto livello di ospitalità a un’offerta enogastronomica di punta, capace di richiamare clienti e ospiti da più Paesi”. Ma tutto questo è sola la cornice. Quando, in quel colloquio, affondava i colpi (verrebbe da dire “le forchette”), Norbert era un disarmante concentrato di semplicità e autenticità come quando, ancora oggi, riesce a “smontare” e “rimontare” una mela verde del Trentino trasformandola in un sorbetto: “Nel mio lavoro la cosa più importante è il prodotto, la materia prima. Solo dopo arriva lo chef. Ecco perché è importante conoscere di persona i produttori, parlare costantemente con loro, cercando di mettere sul tavolo i loro ed i miei problemi. In secondo luogo, un cuoco non va molto lontano senza l’amore per l’ambiente e i suoi ritmi. Io dico sempre che chi rispetta i dettami della natura non ha bisogno di ricette. E’ la natura a proporci gli ingredienti giusti, al momento giusto. A noi spetta soltanto il compito di portare sul piatto questi prodotti: più la distanza tra natura e cucina è breve, e meglio è”.


Presentazione Guida Michelin 2018 Italia: foto di gruppo a Parma
La terza Stella al grande chef della Val Badia, maestro di vita e di scuola per un'intera generazione di ristoratori non solo della sua terra, è proprio la grande novità della Guida Michelin 2018 per l'Italia e riconosce al St. Hubertus di San Cassiano, il regno incontrastato di Norbert, già Grand Table du monde, l'ingresso nel mondo più esclusivo e raffinato della proposta gourmet internazionale.  “I piatti rivelano la personalità dello chef. Quelli di Norbert Niederkofler sanno raccontare mille e una storia. I protagonisti sono la natura, la cultura e i gusti schietti e intensi delle sue montagne, la passione e la fatica quotidiana dei contadini e degli allevatori, la qualità eccelsa dei loro prodotti, le tradizioni e i metodi tramandati, il calore dei masi, il desiderio di viaggiare per imparare e di ritornare per ritrovare il proprio stile di vita, l’impegno, la cura, la costanza che si sposano con l’entusiasmo e la leggerezza. Nei piatti di Niederkofler si gustano questi sapori, si vedono le montagne, si ascoltano queste storie. L’incontro con questa cucina non è un pasto, ma un’indimenticabile esperienza umana...", osserva Michael Ellis, direttore internazionale delle Guide Michelin. Nella sessantatreesima edizione italiana della "Rossa", presentata al Teatro Regio di Parma, sono confermate le altre otto tavole tristellate del Belpaese: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano. Ma la fine del 2017 e tutto il 2018 celebrano  e celebreranno l'arte culinaria e il gusto da maestro assoluto dello chef dell'Alta Val Badia. I riflettori, stavolta, sono tutti puntati su di lui: Norbert Niederkofler.                                                                         
                                                                                                                  Daniele Vaninetti