Un inizio, una sfida, un coraggioso gioco di squadra tra istituzioni locali, grandi maestri della musica da camera e un mecenatismo che finalmente torna a recitare il suo ruolo più autentico: sostenere anonimamente la valorizzazione delle bellezze e degli incontri artistici di alto livello in uno degli scorci paesaggistici più belli d'Italia. Siamo sul Lago di Como e qui debutta - tra natura, arte e sette note - il nuovo Festival Internazionale LacMus (Musica, Arti e Accademia) in programma dal 9 al 16 luglio 2017. Il contesto? Quella magica striscia di terra tra acqua e cielo che è la Tremezzina e che già Mark Twain aveva definito, riferendosi all'intero specchio lacustre, come "un... paradiso di sereno riposo".
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Il maestro della tastiera Louis Lortie |
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Villa Carlotta apre le sue porte alla musica colta |
Cittadino del mondo come tutti i grandi artisti, Lortie vive tra Berlino e il Lago di Como, attratto dagli scorci impagabili di questa sponde fra ville e chiese che, nei secoli, avevano già incantato, prima di lui, letterati e musicisti come Goethe, Stendhal, Liszt, Brahms e Rossini.
Dopo la sua vittoria al Concorso Pianistico Internazionale Busoni nel 1984, ha girato l’Italia per un anno a bordo di una Fiat 131 per oltre 40 concerti e da allora il Lago di Como è diventato la sua seconda patria. Memore del fatto che, decenni fa, in questi stessi luoghi il leggendario pianista Artur Schnabel tenne corsi per giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, Lortie ha pensato di portare nella Tremezzina i nuovi talenti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, con i quali dal 2016 ha un rapporto speciale, essendo stato nominato "master in residence" della Cappella, succedendo a Maria João Pires. Il progetto è condiviso dal pianista e direttore Paolo Bressan che, nato a Varese, fin da bambino ha frequentato il Lago di Como per origini familiari oltre ad aver vissuto la stagione degli studi al Conservatorio milanese. Anche Bressan oggi vive tra Berlino e il Lago di Como e dirige orchestre in tutto il mondo, dove è richiestissimo soprattutto nell’ambito del melodramma, ma è rimasto intensamente legato alla sua terra d’origine. Da molti anni aveva l’idea di realizzare un Festival musicale sul Lago di Como. Afferma: "Se, come scrive Dostoevskij nell’Idiota, 'la bellezza salverà il mondo', la Tremezzina, quella magica striscia di terra tra acqua e cielo sul lago di Como, é il luogo ideale per aprire i nostri sensi proprio alla bellezza. LacMus Festival in Tremezzina: ascoltare la luce e vedere il suono". "Abbiamo la fortuna di vivere in luoghi straordinari - commenta, da parte sua, Mauro Guerra, deputato e sindaco di Tremezzina - dove paesaggio, arte, storia, cultura si intrecciano nel segno della bellezza. Per questo abbiamo anche la fortuna di abitare luoghi che da sempre attraggono i più grandi talenti artistici e sono fonte di ispirazione e creatività. LacMus è un'occasione per mettere a frutto tutta questa fortuna, per trasformarla in eventi artistici indimenticabili, in gioia da vivere, in uno straordinario appuntamento annuale dando vita a una comunità artistica che riconosca questa terra come sua".
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Il direttore d'orchestra Paolo Bressan |
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Il 5 stelle lusso Grand Hotel Tremezzo diventa una sala da concerti |
I giovani artisti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio saranno al centro del terzo concerto, venerdì 14 luglio alle 19 nella Villa del Balbianello a Ossuccio, in uno spumeggiante ed esplosivo Hommage à la France, nel giorno della festa nazionale che ricorda la presa della Bastiglia. La musica francese ha un posto speciale nel repertorio più amato dai protagonisti del Festival: Lortie, il cui pianismo è stato definito dal Times «puro e immaginativo», è considerato uno dei più sensibili interpreti di Ravel e ne ha eseguito più volte l’integrale; Bressan è impegnato in importanti progetti sulle opere teatrali di Meyerbeer, mentre di Dumay si ricordano le memorabili incisioni di Franck e Debussy con la Pires. Un’estatica esperienza per i sensi sarà la Greenway musicale in programma sabato 15 luglio a partire dalle 17: un percorso attraverso i luoghi più belli della Tremezzina, tra ville rinascimentali, antiche strade romane e passeggiate a lago, intercalato da intermezzi musicali al chiaro di luna per “sentire la luce e vedere il suono”.
Il suggestivo itinerario sonoro avrà inizio a Villa Balbiano, per poi toccare la Casa d’arte Brenna-Tosatto in Piazza Campidoglio, lo studio del pianista Louis Lortie, la scalinata a lago di Villa Monastero e terminare a Villa del Balbianello. E già si marcia spediti verso la realizzazione di un futuristico auditorium dove tenere i concerti maggiori. Domenica 16 luglio il grande violinista italiano Giuliano Carmignola chiuderà il Festival nelle sale del cinque stelle lusso Grand Hotel di Tremezzo insieme all’Accademia dell’Annunciata, con un programma interamente dedicato a Vivaldi - "…dell’ebrezza e del delirio" - che terminerà con le Stagioni di Vivaldi. Un autore che il veneto Carmignola, insigne interprete del barocco su strumenti d’epoca quanto del repertorio contemporaneo, sente come parte del suo Dna. Su un binario parallelo rispetto al cartellone dei concerti, da mercoledì 12 a sabato 15, si terranno le prove dell'Accademia, aperte al pubblico, presso la Biblioteca di Lenno. Concerto del 9 luglio a ingresso libero. Per quelli dal 13 al 16 luglio ingresso a 30 euro (ridotto per residenti e studenti sotto i 26 anni, euro 20). Abbonamento a tutte le serate 100 euro (70 quello ridotto). Prenotazioni on line o acquistabili direttamente la sera stessa di ogni singolo evento.
Daniele Vaninetti