Festival Internazionale LacMus. La sfida di Tremezzina


Un inizio, una sfida, un coraggioso gioco di squadra tra istituzioni locali, grandi maestri della musica da camera e un mecenatismo che finalmente torna a recitare il suo ruolo più autentico: sostenere anonimamente la valorizzazione delle bellezze e degli incontri artistici di alto livello in uno degli scorci paesaggistici più belli d'Italia. Siamo sul Lago di Como e qui debutta  - tra natura, arte e sette note - il nuovo Festival Internazionale LacMus (Musica, Arti e Accademia) in programma dal 9 al 16 luglio 2017. Il contesto? Quella magica striscia di terra tra acqua e cielo che è la Tremezzina e che già Mark Twain aveva definito, riferendosi all'intero specchio lacustre, come "un... paradiso di sereno riposo".
Il maestro della tastiera Louis Lortie
Uniche per la loro bellezza le sedi dei concerti, da Villa Balbianello a Villa Carlotta fino alle chiese di Santo Stefano a Lenno e del Sacro Monte di Ossuccio.  Alta la qualità dell’offerta musicale che porta  per la prima volta nella Tremezzina artisti di levatura internazionale come il soprano Christiane Karg, i celebri violinisti Augustin Dumay e Giuliano Carmignola, il pianista Louis Lortie, che del Festival è anima e ideatore a quattro mani con il direttore d’orchestra Paolo Bressan.  Accanto ai grandi nomi non mancano le nuove generazioni, a cui LacMus dedica un’Accademia estiva: sul lago di Como saranno ospiti i giovani musicisti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, la cui presenza darà vita ad un fecondo dialogo e scambio tra professionisti affermati e talenti al loro sbocciare. Una settimana intensa, in cui la musica colta, dai capolavori del barocco fino alla complessa architettura sonora dell’età contemporanea, sarà anche un magnetico catalizzatore per richiamare nella Tremezzina ascoltatori e turisti assetati di cultura e di bellezza. La rassegna, che entra d'impeto nel calendario estivo italiane, è, sì, all'anno zero ma le premesse per farla decollare - come è emerso durante la presentazione stampa nello show room Fazioli di Via Conservatorio a Milano - ci sono già tutte. E quello che conta è la voglia di fare e di fare bene potendo già contare su una premessa fondamenyale: l'amenità di un paesaggio italiano invidiatoci da tutto il mondo, anglosassoni in testa.


Villa Carlotta apre le sue porte alla musica colta
L'entusiasmo di fare e proporre musica insieme in primis. Lortie, a questo proposito, ai microfoni di Style Legends, parla di una "una specie di trasfigurazione di tante bellezze. Quelle delle note musicali, del paesaggio, della possibilità di offrire delle nuove opportunità ai giovani e, insieme, anche di un'occasione per tutto il pubblico che ama il nuovo. Per me arriva   - conclude il pianista franco-canadese - una nuova occasione per rivivere un'altra volta la gioia che ho sempre avuto vivendo qui, magari trasmettendo questo stesso entusiasmo agli altri. L'ispirazione cambia e viene innervata proprio dalla bellezza di queste posti nel segno della conversazione musicale". Cioè la parte più intima della musica colta. Quella cameristica. 


Cittadino del mondo come tutti i grandi artisti, Lortie vive tra Berlino e il Lago di Como, attratto dagli scorci impagabili di questa sponde fra ville e chiese che, nei secoli, avevano già incantato, prima di lui, letterati e musicisti come Goethe, Stendhal, Liszt, Brahms e Rossini.
Il direttore d'orchestra Paolo Bressan
Dopo la sua vittoria al Concorso Pianistico Internazionale Busoni nel 1984, ha girato l’Italia per un anno a bordo di una Fiat 131 per oltre 40 concerti e da allora il Lago di Como è diventato la sua seconda patria. Memore del fatto che, decenni fa, in questi stessi luoghi il leggendario pianista Artur Schnabel tenne corsi per giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, Lortie ha pensato di portare nella Tremezzina i nuovi talenti della 
Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, con i quali dal 2016 ha un rapporto speciale, essendo stato nominato "master in residence" della Cappella, succedendo a Maria João Pires. Il progetto è condiviso dal pianista e direttore Paolo Bressan che, nato a Varese, fin da bambino ha frequentato il Lago di Como per origini familiari oltre ad aver vissuto la stagione degli studi al Conservatorio milanese. Anche Bressan oggi vive tra Berlino e il Lago di Como e dirige orchestre in tutto il mondo, dove è richiestissimo soprattutto nell’ambito del melodramma, ma è rimasto intensamente legato alla sua terra d’origine. Da molti anni aveva l’idea di realizzare un Festival musicale sul Lago di Como. Afferma: "Se, come scrive Dostoevskij nell’Idiota, 'la bellezza salverà il mondo', la Tremezzina, quella magica striscia di terra tra acqua e cielo sul lago di Como, é il luogo ideale per aprire i nostri sensi proprio alla bellezza. LacMus Festival in Tremezzina: ascoltare la luce e vedere il suono".  "Abbiamo la fortuna di vivere in luoghi straordinari - commenta, da parte sua, Mauro Guerra, deputato e sindaco di Tremezzina - dove paesaggio, arte, storia, cultura si intrecciano nel segno della bellezza. Per questo abbiamo anche la fortuna di abitare luoghi che da sempre attraggono i più grandi talenti artistici e sono fonte di ispirazione e creatività. LacMus è un'occasione  per mettere a frutto tutta questa fortuna, per trasformarla in eventi artistici indimenticabili, in gioia da vivere, in uno straordinario appuntamento annuale dando vita a una comunità artistica che riconosca questa terra come sua".
Nel dettaglio gli appuntamenti sono quattro a cui si aggiunge un evento speciale, la Greenway musicale del Lario. Il tutto  da domenica 9 a domenica 16 luglio 2017. Il concerto di apertura, domenica 9 luglio alle 18, sarà una meditazione musicale nel Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio, patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Il 5 stelle lusso Grand Hotel Tremezzo diventa una sala da concerti
La soprano bavarese 
Christiane Karg proporrà un itinerario nel mondo del Lied, affiancata dal violinista francese Augustin Dumay
Riconosciuto dalla critica internazionale come uno dei massimi virtuosi viventi del suo strumento, Dumay è, come Lortie, docente della Cappella Reale del Belgio. Alla tastiera del pianoforte si alterneranno i due ideatori del Festival.  Il secondo concerto,  giovedì 13 luglio alle 21sarà incentrato sul tardo Romanticismo e vedrà come magico palcoscenico quello di Villa Carlotta a Tremezzo. Qui Johannes Brahms soggiornò, e qui risuoneranno – nel 120° anniversario della sua morte - le note del suo Quintetto per pianoforte e archi. Tra i protagonisti della serata ritroveremo Augustin Dumay e Louis Lortie, che eseguiranno anche la Terza Sonata per violino e pianoforte di Brahms; alcuni amici musicisti si uniranno a loro per eseguire il Quintetto. 
I giovani artisti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio saranno al centro del terzo concerto, venerdì 14 luglio alle 19 nella Villa del Balbianello a Ossuccio, in uno spumeggiante ed esplosivo Hommage à la Francenel giorno della festa nazionale che ricorda la presa della Bastiglia. La musica francese ha un posto speciale nel repertorio più amato dai protagonisti del Festival: Lortie, il cui pianismo è stato definito dal Times «puro e immaginativo», è considerato uno dei più sensibili interpreti di Ravel e ne ha eseguito più volte l’integrale; Bressan è  impegnato in importanti progetti sulle opere teatrali di Meyerbeer, mentre di Dumay si ricordano le memorabili incisioni di Franck e Debussy con la Pires. Un’estatica esperienza per i sensi sarà la Greenway musicale in programma sabato 15 luglio a partire dalle 17: un percorso attraverso i luoghi più belli della Tremezzina, tra ville rinascimentali, antiche strade romane e passeggiate a lago, intercalato da intermezzi musicali al chiaro di luna per “sentire la luce e vedere il suono”.


Il suggestivo itinerario sonoro avrà inizio a Villa Balbiano, per poi toccare la Casa d’arte Brenna-Tosatto in Piazza Campidoglio, lo studio del pianista Louis Lortie, la scalinata a lago di Villa Monastero e terminare a Villa del Balbianello. E già si marcia spediti verso la realizzazione di un futuristico auditorium dove tenere i concerti maggiori. Domenica 16 luglio il grande violinista italiano Giuliano Carmignola chiuderà il Festival nelle sale del cinque stelle lusso Grand Hotel di Tremezzo insieme all’Accademia dell’Annunciata, con un programma interamente dedicato a Vivaldi - "…dell’ebrezza e del delirio" - che terminerà con le Stagioni di Vivaldi. Un autore che il veneto Carmignola, insigne interprete del barocco su strumenti d’epoca quanto del repertorio contemporaneo, sente come parte del suo Dna. Su un binario parallelo rispetto al cartellone dei concerti, da mercoledì 12 a sabato 15, si terranno le prove dell'Accademia, aperte al pubblico, presso la Biblioteca di Lenno. Concerto del 9 luglio a ingresso libero. Per quelli dal 13 al 16 luglio ingresso a 30 euro (ridotto per residenti e studenti sotto i 26 anni, euro 20). Abbonamento a tutte le serate 100 euro (70 quello ridotto). Prenotazioni on line o acquistabili direttamente la sera stessa di ogni singolo evento.
                                                                                                    Daniele Vaninetti