Le vertigini di Enki Bilal, Biennale di Venezia. Artcurial


In occasione della Cinquasettesima Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia, Artcurial presenta la seconda mostra personale di Enki Bilal, fumettista e registra francese originario dell'ex Jugolasvia (è nato a Belgrado nell'ottobre del 1951, dove ha vissuto sino all'età di nove anni)). L’installazione, dal titolo spiazzante di Ve(s)tige/Ve(r)tige, sarà aperta al pubblico nel Museo Archeologico Nazionale sino a lunedì 31 luglio 2017. Un'occasione da non perdere per un vero incontro con la contemporaneità.
Attraverso questa sua speciale "performance", Bilal propone al pubblico un’esperienza che include giochi di trasparenze, riflessi e vibrazioni sonore: una coreografia delle vertigini che si materializza per mezzo di un parallelepipedo di plexiglas. 
Enki Bilal: Vers(s)tige 2017. Sezione
All’interno dello spazio progettato dal fumettista gli oggetti - litografie, stampe e disegni - fanno da eco ai ritrovamenti archeologici, ospitati dal museo.  L’artista guarda alle vestigie della storia per dare vita a un ambiente relazionale, nel quale le energie del passato e del presente si incontrano. Il percorso che attraversa questo dispositivo, arricchito da connessioni narrative e figure simboliche, conduce lo spettatore lungo un’architettura sconcertante che, guardando alla produzione più recente dell’artista, destabilizza lo sguardo in un continuo alternarsi di specchi, permettendo di immergersi completamente nella magia di questa esperienza. 


Enki Bilal: Vers(s)tige 2017
Non si può contestare che Bilal, tra un numero ristretto di disegnatori della Nona arte, sia arrivato a innalzare questa disciplina a un livello eccezionale. Dagli anni Ottanta sino a oggi, non ha smesso di sperimentare, di mettersi in gioco, perseguendo instancabilmente il suo approccio sensoriale al disegno. La Foire aux Immortels, Partie de chasse o La Femme piege ci ricordano costantemente l’estremo rigore del suo cammino estetico. Il lavoro su Romeo e Giulietta - coreografia di Angelin Preljocaj -, la serie di tele realizzate per Bleu Sang e la sua opera cinematografica, illustrano alla perfezione il suo desiderio di aprire nuove prospettive. La sua installazione Inbox alla Fondazione Giorgio Cini durante la Cinquantaseiesima Biennale d’Arte di Venezia e poi la sua esposizione "Enki Bilal Inbox - Hybridization [in love]" alla Chanel Nexus Hall a Tokyo (2016) gli hanno dato l’occasione di continuare il suo lavoro sulla memoria visiva e sugli elementi. Una ricerca su un universo espressionista, all’ascolto del mondo ma sempre legato a una eredità culturale profondamente europea. Nel 2016 ha creato le scene e i costumi per La Boheme di Giacomo Puccini nell’ambito del festival "Opera en plein air". Nel 2017 partecipa all’esposizione "Shoah et bande dessinee" al Memoriale della Shoah di Parigi.


La collaborazione con Artcurial, di cui si celebra il quindicesimo anniversario, risponde senza dubbio al desiderio d’incontrare un nuovo pubblico. Quello che considera, a ragione, Enki Bilal non solamente uno dei piu grandi fumettisti viventi, ma anche un artista contemporaneo a tutto tondo. Nel 2007 la prima vendita all’asta consacrata esclusivamente al suo lavoro, 32 opere originali, ebbe un immenso successo.
Enki Bilal (Fotoreportage Pascal Hanrion)
Questo successo è stato confermato nel corso delle stagioni, da Bilal-Animal’z nel 2009 (i 350 disegni originali dell’album) a Oximore nel 2013 (15 dipinti) e ancora da Parigi a Hong Kong nel 2015 (17 opere originali, aggiudicazione più elevata per un artista vivente con una tavola di La Femme piege). 

Artista dal grande intuito e osservatore attento - ma una certa distanza - delle rotture e delle confluenze della nostra epoca, Bilal trova. senza dubbio, in questo distacco l’aspetto indispensabile per la costituzione delle sue riflessioni. Autore di immagini complesse e ambigue, con intelligenza ci invita al pensiero sull’ordine delle cose che andrebbero poste in discussione. Fondata nel 2002, Artcurial ha riaffermato la sua posizione quale principale casa d’aste francese con un saldo totale di 210,1 milioni di euro nel 2016, dato che conferma una crescita del 50% in 3 anni. Si è inoltre confermata leader di mercato per i fumetti in Europa, per le automobili da collezione in Europa continentale, per i gioielli e gli orologi in Francia e a Monaco e, infine, per i dipinti Old Master a Parigi. Grazie a una forte propensione internazionale, mantiene la sua presenza all’estero con uffici a Milano, Vienna, Munich e Bruxelles, una presenza a Pechino, Hong Kong e Tel Aviv e delle esposizioni due volte l'anno a New York.                                                                                                          
                                                                                                       D.V