Harry Winston, Opus XIII


La casa americana ha realizzato, in collaborazione con l’orologiaio indipendente Ludovic Ballouard, l’orologio con il maggior numero di rubini utilizzati nel meccanismo, ben 242, e denominato Opus XIII. La serie Opus continua dunque ad impressionare rappresentando – più che soluzioni di orologeria – vere invenzioni tecnicamente complesse ed avanzatissime, grazie all’ingegno di tecnici come Ballouard.

Già dall’elencazione delle caratteristiche numeriche si può capire quanto l’Opus XIII sia avanzato ed innovativo: è costituito complessivamente da 364 componenti, 59 lancette per l’indicazione dei singoli minuti, 11 lancette per l’indicazione dell’ora, due bariletti di carica, uno destinato a muovere il bilanciere a 21.600 A/h, il secondo fa muovere una ruota centrale del meccanismo che, venendo attivata ogni 60 secondi, permette la visualizzazione dei minuti.

Entrambi i bariletti sono caricati manualmente dalla corona, posta ad ore 3 sul lato della cassa, grazie ad un pignone che ingrana in un meccanismo capace di trasmettere carica a ciascun bariletto ogni volta che la corona stessa viene ruotata in un senso e nell’altro; a pieno regime la riserva di marcia è di 35 ore.

Il meccanismo si basa sulle 11 lancette delle ore che sono normalmente nascoste sotto alla cupola centrale sfaccettata in vetro zaffiro fumè. Le lancette subiscono una rotazione di 180 gradi comparendo al cambio d’ora; le lancette dei minuti invece sono sempre visibili, una per ciascun minuto, quelle dei 5 minuti in colorazione rossa, tutte subiscono una rotazione di 40 gradi a mostrare i minuti che trascorrono, ritornando poi alla posizione di riposo al cambio dell'ora.

L'anello più esterno subisce un avanzamento ogni minuto, avviato e poi bloccato da un'ancora a due leve controllata a sua volta da una camma operante esternamente alla ruota centrale. E' in questa maniera che le singole lancette vengono mosse e quindi segnano i minuti. Un secondo anello esterno, allo scadere dell'ora, riporta tutte le lancette dei minuti alla posizione originaria in un sol colpo, azzerando il conteggio.

Le lancette delle ore sono posizionate sotto una cupola centrale e, in posizione di riposo, puntano tutte verso il centro dell'orologio tranne una, quella che segna l'ora in corso. Al cambio d'ora un anello esterno provvede a far scattare a riposo l'ora ormai trascorsa, facendo contemporaneamente ruotare di 18o gradi la successiva, a segnare l'ora appena iniziata, comparendo da sotto il prisma. Tale movimento è generato tramite una camma a chiocciola che ruota una volta ogni ora. Allo scadere della dodicesima il meccanismo, invece di azionare la lancetta delle ore, mette in movimento un treno di ingranaggi costituito da una ruota, una biella ed un meccanismo scorrevole che svela il logo di Harry Winston posto al centro della cupola sfaccettata.

Due sono le particolarità straordinarie di questo segnatempo: la prima è stata la ricerca e creazione di rubini a cuscinetto assolutamente identici. I cuscinetti a sfere di rubino, appositamente creati, hanno dovuto essere estratti dall'imballo ed utilizzati in un ambiente antistatico, affinché non volassero via.
La seconda consiste che lo spessore della cassa è di soli 4,95 mm e il diametro non raggiunge i 38 mm.: questi valori stanno a significare che in meccanismo così complesso e avanzato tecnologicamente è estremamente sottile.

Stefano Carazzali