Emissioni zero nel paradiso della Guadalupa



L’acqua cristallina del mare dei Caraibi nelle ex Antille francesi. Un arcipelago di cinque isole ciascuna caratteristica per la sua natura, per le sue spiagge e per la sua storia. Una leggenda che ruota attorno a Guadalupa, ripresa nella foto di Richard Cummings, formata da due isole principali - Grande Terre e Basse Terre, collegate tra loro da un ponte - e dalle più piccole LesSaintes, Marie Galante e Désirade. Acqua e terra che fanno sognare ma che guardano anche al futuro.

Nel paradiso caraibico, infatti, si viaggerà sempre più ad emissioni zero. È partita dall'Italia con destinazione Guadalupa una fornitura di 39 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici prodotte da Energy Resources GreenMobility, l'azienda del Gruppo italiano Energy Resources attivo nel settore delle fonti rinnovabili e della sostenibilità a 360 gradi. Guadalupa sta attuando un processo di trasformazione della mobilità interna e le colonnine avranno una funzione simile a quella dei tradizionali distributori di benzina. Ci vorrà più tempo per rifornire il mezzo ma costerà meno e non ci saranno emissioni inquinanti in questo paradiso naturale.

Il sistema è semplice quanto rivoluzionario: il proprietario del veicolo elettrico acquista una tessera personalizzata ricaricabile. Quando ha bisogno di energia si ferma ad una colonnina di ricarica, attacca la spina al mezzo e accosta la tessera al lettore Rfid (la tecnologia per l'identificazione automatica e la memorizzazione dati), che riconosce l'utente e visualizza sul display il credito di energia disponibile. Una volta completata la ricarica, l'utente stacca la spina e «passa» nuovamente la tessera nel lettore il cui display visualizzerà l'importo residuo.

«In generale si tratta di un sistema pratico e innovativo che trasformerà il nostro modo di muoverci e la nostra quotidianità - commenta Ernesto Morandi, presidente di Energy Resources Green Mobility -. Ci abitueremo a lasciare la macchina o lo scooter in carica mentre siamo a lavoro o a fare shopping. Il futuro della mobilità è questo. L'Italia è ancora indietro dal punto di vista degli interventi necessari a livello di infrastrutture, ma le cose si stanno muovendo. Ormai stiamo entrando nella fase di svolta perché il mezzo elettrico diventi di massa in Europa».

Gli analisti prevedono un grande sviluppo della mobilità elettrica nei prossimi anni, una crescita che dovrà necessariamente essere preceduta dalla creazione di infrastrutture di ricarica e dunque dall'apertura di un mercato globale in questo settore. Secondo i dati di Pike Research (Centro di ricerca internazionale sulle "tecnologie pulite"), diffusi dall'associazione Green Value, si stima che entro il 2017 verranno installati 7,7 milioni di punti di ricarica a livello globale, con una crescita media annuale dei ricavi del 49%. In Europa, in particolare, si prevede un boom dei punti di ricarica business installati presso luoghi di lavoro, reti distributive e centri commerciali, mentre il 31% delle colonnine verrà acquistato da enti pubblici.

Daniele Vaninetti