Renault Mégane Coupé RS


Questa Renault è una vettura che si fa apprezzare sia da ferma che alla guida. Ad un design che colpisce, si fondono contenuti di livello, per garantire divertimento costante alla guida di Mégane Coupé RS.

Inutile tentare di passare inosservati con questo coupé sportivo, che colpisce anche a vettura ferma, soprattutto se si sceglie il grintoso color giallo sport. Numerosi dettagli sottolineano l’appartenenza di questa Mégane Coupé alla gamma Renault Sport, con il rimando alla sigla RS sulla calandra. Già sul frontale la lama F1 nero brillante richiama il musetto della R28 da Formula 1. I fari diurni a Led (opzionali) sottolineano la grinta e personalizzano lo sguardo, rendendo l’auto sempre ben visibile.
Le minigonne definiscono ulteriormente le forme esaltando sportività e classe, con il leggero effetto bombato che risulta piacevole da subito. Il vistoso alettone posteriore simboleggia invece le performance dinamiche, mentre la parte motoristica è rimarcata dal generoso scarico centrale. Anche i passaruota con intaglio aerodinamico lasciano intuire le prestazioni di Mégane Coupé RS, con in evidenza i bei freni Brembo con pinze rosse. Lo sfiato laterale a ridosso degli pneumatici anteriori, è un ulteriore dettaglio che ben si addice, risultando l’ennesima conferma della cura che i designer hanno riposto nel configurare esigenze di carattere pratico con il design.

Chi si aspetta una coupé che sacrifica tutto alle prestazioni rimarra’ deluso, questa Mégane è vivibile anche per i passeggeri posteriori ed i loro bagagli. Non mancano i continui riferimenti alla sportivita’, come la pedaliera in alluminio (così come il poggiapiedi). Oppure la cucitura colorata sul volante in pelle che indica il ‘punto 0’, ed anche il riposa-pollici integrato. Gradevole il cielino nero, d’obbligo su una vettura sportiva. Accattivante la strumentazione, con una grafica di tipo aeronautico per il tachimetro, mentre il contagiri è talmente bello che lo vorresti al polso come orologio. La strumentazione è di immediata lettura, per restare sempre concentrati sulla strada. Il Monitor RS è una chicca, perché mostra numerose informazioni utili nella guida in pista (potenza, coppia, accelerazione laterale e longitudinale) e i dati di performance (cronometro, scatto da 0 a 100 km/h). Sul modello in prova sono disponibili i sedili Recaro superavvolgenti (in opzione), davvero belli. Sono così sottili da far guadagnare spazio ai passeggeri posteriori, che rimangono penalizzati solo dal telaio degli stessi sedili, particolarmente basso e d’intralcio ai piedi. Agevole invece l’accesso ai posti posteriori, con un rapido movimento dei sedili anteriori, che mantengono in memoria la posizione iniziale. Anche lo spazio per la testa non risulta particolarmente sacrificato. In termini di intrattenimento, l’elaborazione digitale del suono realizzata da Arkamys permette agli 8 altoparlanti di restituire un audio tridimensionale di qualità ineccepibile.

La fruibilità di questa coupé è evidente anche in un capitolo che potrebbe risultare penalizzante, per questo tipo di carrozzeria. Dietro il portellone sono a disposizione ben 344 litri di spazio per i bagagli. I sedili posteriori sono abbattibili separatamente nel rapporto 2/3, e con questa operazione lo spazio diventa pari a 1.024 litri, una capienza più che discreta per una vettura indirizzata alla guida sportiva. La facilità di carico è penalizzata dall’altezza della soglia, che segue il disegno del paraurti posteriore, ma è una soluzione che di contro favorisce la tenuta del carico. Sotto al piano di appoggio è presente lo spazio per la ruota di scorta.

Il motore turbo da 1.998 cc 16 valvole e sistema di fasatura variabile per gli alberi a camme, è l’elemento centrale con i suoi 250 cavalli (184 kW) a 5.500 giri. Anche il parametro di coppia è notevole, con 340 Nm a partire dai 3.000 giri. In termini prestazionali sono sufficienti 6,1 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo, una performance di tutto rispetto che vede il rovescio della medaglia nei consumi. Sono dichiarati in circa 12 km con un litro di benzina nel ciclo combinato, ma è talmente facile affondare il piede sull’acceleratore, che questa percorrenza è inevitabilmente destinata a scendere. Inutile ricordare che chi sceglie questa vettura predilige l’aspetto prestazionale ai parametri di consumo. In compenso, per facilitare il rabbocco al distributore di benzina, il serbatoio ha un pratico sportello che non necessita di tappo. L’accoppiamento di questo motore è con un bel cambio manuale a 6 rapporti, sempre fluido, preciso e dall’escursione leggermente lunga per un uso sportivo, una scelta evidentemente orientata alla fruibilità nella guida di tutti i giorni.
  
Dopo averla vista da ferma, averne studiato le caratteristiche, è un piacere premere il pulsante di avvio di Mégane Coupé RS. Il rumore sordido che fuoriesce dal generoso scarico è appagante da subito: anche in folle lascia intendere le prestazioni del motore. Prestazioni sempre gestibili, con una ottima elasticità nell’uso quotidiano ed una grinta sportiva che non delude appena il gioco si fa duro. Per decidere quando divertirsi, basta una curva sufficientemente veloce, dove è un piacere impostare la traiettoria, lasciando che la vettura la assecondi. Grazie all’avantreno a perno indipendente, direzionalità e sospensioni sono due funzioni autonome e conferiscono alla vettura una salda tenuta di strada e una manovrabilità impeccabile. L’assetto è decisamente rigido, e nel misto l’auto si esprime al meglio, anche se risulta difficile ricorrere al differenziale a slittamento limitato, una raffinata soluzione indirizzata all’uso in pista e disponibile sul telaio Cup. Ottimizza efficacemente la dinamica della vettura in ogni situazione. Perfetta la posizione di guida, con i pedali ben spaziati per un uso intensivo, frizione e freni a punto e mai in difficoltà. Il volante è un altro punto di forza, e con la sua rigidità ben calibrata fornisce un significativo contributo alla sintonia con la vettura. Chi è più smaliziato può sfruttare la tecnologia RS Dynamic Management con tre modalità di gestione dell’ESP: Normale, Sport e Off (disinserito) in base alle preferenze di guida.

Bruno Bianchi