Torna (s)Nodi festival di musiche inconsuete. Bologna

Torna (s)Nodi, il viaggio nelle musiche di tutto il mondo al Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici del Comune di Bologna. La rassegna di musiche inconsuete, giunta alla quattordicesima edizione, si svolge dal 22 luglio al 9 settembre 2025, ogni martedì alle ore 21.00, ed è rivolta a tutti coloro che vogliono vivere la stagione estiva ascoltando musica dal vivo in città, alla scoperta di tradizioni poco note legate all’uso e al suono di strumenti anche particolari e unici per la loro storia. Apprezzata da un pubblico appassionato di esperienze sonore originali, la manifestazione propone, come di consueto, un tour musicale di otto appuntamenti attraverso rotte non lineari, spaziando tra le diverse latitudini per conoscere e raccontare alcune fra le più interessanti traiettorie della musica popolare e folklorica contemporanea, oltre i confini geografici e di genere.
Senduki
A fare da filo conduttore nelle proposte artistiche selezionate tramite avviso pubblico è ancora una volta l'attenzione verso il talento e l'originalità nella capacità di contaminare linguaggi musicali differenti, una cifra distintiva - proprio quella del superamento dei canoni stilistici in una feconda e inaspettata commistione - che caratterizza il festival fin dai suoi inizi e che ha contribuito ad attirare la crescente attenzione di musicisti internazionali. In occasione dell’edizione 2025 verrà inaugurato il nuovo impianto audio della sala eventi, generosamente donato al Museo della Musica da dB Technologies, azienda leader internazionale nel settore dell'audio professionale. Si debutta il 22 luglio partendo dalla Calabria con Senduki, frutto di un incontro tra esperienze diverse sul terreno del world oriented che mescola tratti forti di musica roots con il dub, il pop e l’energia del rock: musica transitoria da una realtà residuale che non appartiene ad un genere preciso in cui strumenti primordiali come la lira, la zampogna, i doppi flauti, il malarruni e i tamburelli incontrano un drumming anomalo, la spinta elettroacustica e il digitale sperimentale. E su tutto, un modo di cantare antico, trascinante e vitale. Il 29 luglio scopriamo Killabeatmaker, produttore musicale e performer di Medellín esploso al WOMEX Worldwide Music Expo 2023, che trasforma ogni palco in un’esplosione di energia. Con un sound che fonde bassi profondi, beat urbani ed elettronica con i ritmi tradizionali della Colombia, dà vita a un mix sonoro potente e originale. Le sue esibizioni dal vivo sono vere e proprie esperienze sensoriali: beatboxing, rap, percussioni elettroniche e vibrazioni globali si intrecciano alla gaita di Guadalupe Giraldo e alle percussioni di Julián Ramírez in uno show ad alto voltaggio dove i musicisti non si limitano a suonare la musica, ma a viverla e a farla vivere fino in fondo.
  
Puuluup
Il 5 agosto arriva il duo neo-zombie post-folk estone Puuluup, idolatrato in patria e applaudito in tutto il mondo grazie alla partecipazione come ospiti a Eurovision Song Contest 2024. Ramo Teder, polistrumentista e pioniere del looping, e Marko Veisson, antropologo appassionato di musica africana, suonano la talharpa, antica lira estone, con un approccio totalmente originale. Con loop, effetti e tecniche inedite, il duo trasforma il suono naturale dello strumento in un universo di sibili, crepitii ed echi ipnotici, creando brani che mischiano poesia, humour surreale, nonsense e ritmo. Un mix irresistibile di neo zombie post-folk futurista durante uno spettacolo magnetico capace di reinventare la tradizione con ironia e sperimentazione. Il 12 agosto è di scena Nubras (parola che in lingua urdu significa la lanterna che illumina nuovi percorsi), ensemble internazionale in cui musicisti di Italia, Spagna e Romania danno vita a un dialogo sonoro senza confini capace di intrecciare la tradizione del sud del Belpaese e dei Balcani con l’eleganza della musica da camera. E così gli archi incontrano la fisarmonica, la gajda, il sax e la voce intensa di Roxana, artista italo-romena di origine Rom con all’attivo una lunga collaborazione con Moni Ovadia, assieme alle travolgenti percussioni di Giovanni Lo Cascio, figura storica della world music italiana. Ogni loro concerto è un’esperienza musicale unica capace di celebrare la diversità e l’incontro tra culture.

  
Ajde Zora
Il 19 agosto spazio a Ajde Zora, gruppo che nasce nel 2012 dall’incontro tra cinque musicisti italiani e la voce intensa della cantante serba Milica Polignano. Da un primo viaggio nel repertorio balcanico più frenetico, il progetto si trasforma, abbracciando le sonorità gitane dell’Est Europa. La sua forza sta nella fusione delle diverse radici musicali dei suoi membri, capaci di dar vita a uno spettacolo esplosivo, fatto di ritmo, passione ed emozione: uno spettacolo dinamico e coinvolgente lungo un percorso sonoro che travolge e conquista, portando sul palco l’anima libera e vibrante della musica rom contaminata da sonorità moderne. Il 26 agosto si va alla scoperta del Maluf System, ovvero di Marzouk Mejri, polistrumentista nato a Tebourba che unisce le radici tunisine alle esperienze maturate nella scena musicale napoletana, da James Senese alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, passando per 99 Posse ed Enzo Avitabile. Nel suo nuovo progetto con Salvatore Morra, musicista ed etnomusicologo napoletano, reinventa il maluf, uno dei generi urbani più originali della Tunisia, esplorandone la rinascita nei contesti migratori e intrecciando scale modali arabe e sonorità tradizionali da entrambe le sponde del Mediterraneo, dando vita a un suono che racconta identità in movimento e nuove forme di appartenenza. Settembre è il mese dedicato alle musiche africane.  
Elhzo
Il 2 ecco Elhzo, ovvero il progetto solista di Demba Seye Gueye, batterista e polistrumentista senegalese, da anni attivo in Italia, capace di combinare la tradizione griot con il jazz europeo. Dopo una lunga tournée nei festival di tutta Europa, esce Yakaar, il suo secondo album in cui all’estrema padronanza ritmica unisce una sorprendente versatilità compositiva, grazie anche ai contributi di artisti come Nilza Costa e Astou Seck. E l’intenso live della sua power band genera un linguaggio musicale in cui si intrecciano orgoglio, radici, multiculturalità e attualità nell'amalgama straordinario di ritmi ancestrali e sonorità contemporanee. Ultimo appuntamento il 9 settembre con il nuovo progetto che RedNilo presenta in anteprima a (s)Nodi, nato da dieci anni di collaborazioni e sperimentazioni, incontri, ricerche e scambi nella valle del Draa. Chitarre elettriche graffianti, guembri pulsanti e percussioni tribali raccontano l'esperienza musicale tra Marocco ed Europa del duo italo-marocchino, che fonde gnawa, hassani, tuareg e rock psichedelico: un rituale urbano ipnotico e migrante, che evoca trance e memoria diasporica e che per l’occasione è arricchito da un live screening originale - curato da Undervilla Productions - ispirato al cinema panafricano e a memorie personali.  (s)Nodi festival di musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso da Comune e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.

Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna
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Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica
(s)Nodi - festival di musiche inconsuete
XIV edizione
Senduki | Killabeatmaker | Puuluup | Nubras | Ajde Zora | Maluf System | Elhzo | RedNilo

Martedì 22 luglio - martedì 9 settembre 2025, ogni martedì ore 21.00
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
Bologna
www.museibologna.it/musica