Una nuova alba | Laika con Renner Italia per i migranti

La street artist Laika torna a confrontarsi con il tema dei migranti in Una nuova alba, un murale monumentale di 150 metri quadrati realizzato a Minerbio (Bologna) grazie al supporto di Renner Italia e del CNOS-FAP Castel de’ Britti. L’opera, che sarà inaugurata martedì 17 dicembre 2024, raffigura un uomo e una donna in mare aperto con i giubbotti di salvataggio mentre alle loro spalle sorge il sole, simbolo di un’alba di speranza. In alto, campeggiano i versi struggenti del poeta marocchino Tahar Ben Jelloun, tratti dalla poesia All’alba il dolore è stanco: "All’alba il dolore è stanco/il corpo si abbandona sulla terra umida./Lento dalla ferita sorge il sole/mentre la notte ha già preso il largo su una scialuppa di fortuna…".
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In un’epoca segnata da un drammatico arretramento dei diritti umani, con un’Italia che ostacola ulteriormente il lavoro delle Ong con il decreto flussi e un’Europa sempre più chiusa e xenofoba che volta le spalle a chi fugge da guerre, fame e persecuzioni, quest’opera diventa un grido visivo contro l’indifferenza - dichiara Laika -. Il dato provvisorio per il 2024 parla di circa 1500 migranti morti o dispersi nel Mediterraneo. Sopravvivere spesso significa affrontare deportazioni (come i controversi centri in Albania, ora vuoti), clandestinità, marginalizzazione e una lotta quotidiana per ottenere ciò che dovrebbe essere garantito a tutti: una vita dignitosa". Una nuova alba è un omaggio a tutti coloro che mettono a rischio la propria vita sulle rotte migratorie per cercare un futuro migliore. Per quest’opera l’artista ha un pensiero speciale: "Dedico questo murales a Yasmine, la bambina di 11 anni, unica sopravvissuta all’ennesimo naufragio, rimasta sola tre giorni in mare prima di essere soccorsa, e a tutte le Ong che ogni giorno salvano centinaia di vite in mare". Renner Italia, azienda leader nella produzione di vernici, e il CNOS-FAP Castel de’ Britti - insieme - hanno dato vita a un percorso concreto di formazione e integrazione lavorativa per rifugiati. Oltre a contratti di apprendistato con prospettive di stabilità lavorativa, il progetto garantisce soluzioni abitative dignitose, promuovendo una vera inclusione sociale. "Il nostro progetto di welfare abitativo ha un approccio pragmatico - spiega Lindo Aldrovandi, amministratore delegato di Renner Italia -. Oggi le imprese italiane fanno fatica ad assicurarsi operai. D’altro canto, ci sono persone che fuggono da guerre e povertà. È gente che chiede la possibilità di lavorare e di avere una vita dignitosa. Basta fare due più due. Se l'industria italiana vuole reggere, bisogna smetterla di pensare all’immigrazione come emergenza, perché è un’opportunità. La bellissima opera di Laika rimarca ulteriormente questa urgenza di cambiare prospettiva". Lunedì 16 dicembre, alla vigilia dell’inaugurazione, la street artist romana sarà ospite del CNOS-FAP Castel de’ Britti per una performance insieme agli studenti, dedicata ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione. "Come Salesiani Cnos-Fap abbiamo a cuore la formazione umana e professionale dei giovani - spiega Carlo Caleffi, direttore Opera Salesiana e Cnos-fap di Castel de Britti - perché possano realizzare progetti di vita e diventare adulti felici. Una nuova alba significa per noi un nuovo modello di integrazione lavorativa e sociale". "Voglio lasciare il mio segno in questo luogo - conclude Laika - con la speranza che sempre più aziende seguano questo modello di integrazione. Perché ognuno merita di vivere la propria 'nuova alba'".