A partire dal 2023 l'Unione Ristoranti Buon Ricordo attribuisce il Piatto d’Oro a un personaggio che condivide la sua stessa mission di preservare e valorizzare la cucina della tradizione regionale italiana, straordinario patrimonio culturale e materiale che l’associazione ha difeso fin dalla sua nascita. Quello per il 2024 è stato assegnato alla Famiglia Santini del noto ristorante tristellato Michelin Dal Pescatore di Runate - Canneto sull’Oglio, che ha fatto parte del Buon Ricordo dal 1981 al 1989. A consegnarlo a Antonio e Alberto Santini (
nella foto di copertina, qui sopra) sono stati il presidente Cesare Carbone e il segretario generale operativo Luciano Spigaroli.
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I nuovi associati |
"Siamo felici ed onorati che abbiano fatto parte della nostra famiglia del Buon Ricordo - ha detto Carbone -. Antonio e Nadia Santini, oggi affiancati dai tre figli Giovanni, Alberto e Valentina, sono per tutti noi uno straordinario esempio e un forte stimolo a perseguire con sempre maggiore dedizione l’impegno non solo di salvaguardare, ma anche - e principalmente - di tenere vive e far evolvere le nostre cucine di territorio, che hanno forti e non nostalgiche radici nel passato ma soprattutto guardano verso il futuro. Una strada che accomuna tutti noi del Buon Ricordo e che lo straordinario successo della famiglia Santini (che si aggiudica le 3 stelle Michelin da 30 edizioni consecutive, un record nazionale) ci conferma essere quella giusta. Anche i nostri indirizzi sono per lo più, come il Relais & Chateaux Dal Pescatore, dei ristoranti di famiglia che accolgono gli ospiti con una particolare attenzione, cura, calore: è questo è un altro dei motivi per cui ci sentiamo così vicini all'équipe Santini". I nuovi ingressi 2025 nel sodalizio gastronomico sono sei, dalla Lombardia alla Campania: Trattoria Taiocchi di Curno (BG), Ristorante & Enoteca Darì di Verona, Ristorante Regina Bistecca di Firenze, Pancrazio Locanda Cilentana di Castellabate (SA), Ostaria Pignatelli di Napoli, Ristorante Taverna del Marchese di San Giorgio La Molara (BN). L’"Unione" porta, così, a 115 i locali associati, tra cui gli 11 all’estero, sparsi fra Europa, Stati Uniti e Giappone.
Il gruppo è stato fondato nel 1964 per salvaguardare e valorizzare le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane che, allora, correvano il rischio di perdersi sotto la spinta dell’omologazione del gusto e la moda della cosiddetta cucina internazionale mentre quella tipica delle regioni era, come scrisse il gastronomo Vincenzo Buonassisi, "sconosciuta o negletta". A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica artistica Solimene di Vietri sul Mare su cui è effigiata la specialità del locale, che viene donato a chi degusta il Menu del Buon Ricordo (ciascun ristoratore lo crea liberamente per far scoprire i sapori della sua terra e, pur variando con le stagioni, ha sempre inserita la specialità del locale), affinché porti con sé il ricordo di una piacevole esperienza gastronomica. Per conoscere da vicino i protagonisti di questa selezione e le loro specialità si può consultare il sito www.buonricordo.it o sfogliare la Guida 2025 appena pubblicata, su cui si trovano anche gli hotel che hanno al loro interno un ristorante dell'associazione. Ad ogni locale viene dedicata una pagina con in calce un QR Code che riporta al sito del ristorante, in modo che si possono avere tutte le informazioni a portata di click. Intitolata I ristoranti del Buon Ricordo - Per collezionisti di emozioni, è in distribuzione gratuita nei ristoranti associati ed è scaricabile dal sito. Affiancano il Buon Ricordo autorevoli partner che ne condividono e sostengono i progetti. Il Made in Italy resta in prima linea. Ecco allora Bellomo, Confagricoltura, Consorzio Franciacorta, Consorzio Parmigiano Reggiano, Coppini Arte Olearia, DiBALDO, Filette Prime Water, Goeldlin Collection, Igor Gorgonzola, Illy Caffè, Le Bontà di Ferruccio, Molino Dallagiovanna, Raggio di Sole, Riso Margherita e Zanussi Professional.
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Dal Pescatore Santini (Photo Philippe SCHAFF) |
www.buonricordo.it