Lugana, il Consorzio di tutela torna a Wine in Venice

Il Consorzio Tutela vino Lugana riconferma la propria partecipazione a Wine in Venice in programma dal 20 al 23 gennaio presso la Scuola Grande della Misericordia. La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, anima la città di Venezia e tradizionalmente attrae un pubblico di qualità in occasione di degustazioni, wine talk, masterclass e approfondimenti. L’evento è rivolto ad operatori del settore ed appassionati, in una "quattro giorni" ricca di confronti e spunti di riflessione sul panorama vitivinicolo.
Presente alla rassegna sin dal suo esordio nel 2023, il Consorzio rinnova la partnership con il "red carpet" del vino nella città lagunare, attraverso due masterclass tematiche e una cena di gala su invito presso il ristorante Amo, al Fondaco dei Tedeschi. La prima masterclass si tiene sabato 20 gennaio dalle 13.00 alle 14.00 ed è intitolata "Lugana, storie di famiglie e generazioni a confronto". Moderata da Jacopo Cossater, giornalista e wine communicator, mette in parallelo due generazioni di produttori per testimoniare come ciascuna di essa interpreti ed elabori valori specifici, cultura, filosofie di vita e competenze. Un viaggio lungo più di 50 anni per scoprire il dinamismo di questa denominazione e la sua visione futura e per dimostrare come, dal cambio generazionale alla percezione attuale del mercato, il Lugana riesca ad affrontare le sfide attuali e future grazie agli insegnamenti del passato. Lunedì 22 gennaio dalle 16.00 alle 17.00 si tiene, invece, la masterclass dal titolo "Lugana a Venezia tra cultura del vino e tesori d’arte". Condotta da Andrea Gori, una delle voci più autorevoli del panorama del vino italiano, e da Gianni Moriani,  autorevole esperto del paesaggio agrario italiano, la degustazione guidata affronta il tema di "vino e arte" come binomio indissolubile. Due mondi che devono essere ugualmente raccontati con amore, cura e rigore. In questo percorso tra le calli veneziane, le cinque "famiglie" del Lugana (spumante, d’annata, superiore, riserva e vendemmia tardiva) non saranno abbinate ai cibi bensì a quadri e sculture che si trovano nei musei e nelle case della città: linguaggi non convenzionali, sempre più legati al territorio.

Terroir
Edoardo Peduto, direttore del Consorzio tutela Vino Lugana, spiega: "Gli elementi caratteristici di Venezia che ci hanno ispirato per realizzare le nostre masterclass sono due: la capacità di abbracciare diverse generazioni e culture valorizzando un patrimonio artistico che non ha eguali.  Abbiamo quindi pensato di tradurre questi due concetti nel nostro mondo ideando due masterclass: una in cui i capisaldi della nostra denominazione dialogheranno con la nuova generazione, un 'confronto' sincero su approcci, visioni e influenze; l’altra in omaggio al binomio tra espressioni artistiche ed etichette all'insegna di nuove emozioni e sensazioni". Oggi il Consorzio della denominazione conta 214 soci che coltivano 2600 ettari sulle sponde del Lago di Garda. Una realtà da sempre in controtendenza nel panorama dei territori bianchisti italiani, che vede un imbottigliamento invariato nell’ultimo triennio di quasi 28 milioni di bottiglie a fronte di giacenze molto basse. Forti anche del trend che vede i vini bianchi in continua ascesa, il Consorzio del Lugana sta programmando una serie di iniziative promozionali per far conoscere i valori fondanti dell'associazione. L’obiettivo è quello di continuare a sostenere il prezzo medio a scaffale, che si aggira intorno agli 8 euro, segno del valore delle uve e dello sfuso che rimane in grado di soddisfare le esigenze dei produttori.