Graziano Prà presenta la quarantesima annata di Otto

Quarant’anni di passione per il vino, di scelte coraggiose e visioni avanguardiste, guidate sempre dalla stessa coerenza e caparbietà: Graziano Prà (in copertina) presenta il frutto della quarantesima vendemmia della sua azienda vitivinicola di Monteforte d’Alpone (Verona), nel cuore del Soave. Era il 1984 quando veniva imbottigliata la prima annata di Otto, Soave Classico DOC, che ha dato vita alla produzione vinicola della cantina (prende il nome dall’amato Border Collie di Graziano, rimasto con la famiglia per oltre quindici anni). Un vino fresco e di pronta beva, di quelli "da tenere sempre in cantina", che per l’occasione viene presentato con una veste inedita con un colorato prato fiorito.
L’ispirazione viene dal dialetto veneto, dove il cognome Prà è l’abbreviazione di "prato", oltre che dalla filosofia produttiva che guida l’azienda, in armonia con la biodiversità che la circonda. Infatti Otto esprime, fin dal principio, tutti quei valori che Graziano, da vignaiolo appassionato, non ha mai abbandonato in quarant’anni di attività: il profondo legame con le colline del Soave e la genuina valorizzazione di ciò che la natura offre, accanto ad una scelta stilistica di produrre vini puliti ed eleganti, in grado di essere gastronomici. La scelta di Graziano è sempre stata quella partire da sole uve autoctone coltivate in regime biologico, con basse rese per ettaro e interventi agronomici in grado di mantenere il benessere e la salubrità dei terreni. Un’autenticità e una pulizia che si ritrovano in bottiglia come in cantina, offrendo una lettura di quella che è per lui la bellezza: lavorare in luoghi ordinati come forma di benessere e di cura, e allo stesso modo inseguire l’idea di un prodotto fresco, elegante e senza difetti, sinonimo di qualità.

Questo stile mirato alla verticalità e alla sapidità si troverà più avanti anche nei vini rossi di Graziano, che nel 2001 acquista alcuni ettari di vigneto nella zona allargata della Valpolicella e qualche anno più tardi dà vita alla linea Morandina. Tre etichette - Valpolicella, Ripasso e Amarone - che saranno da quest’anno affiancati da un quarto inedito, che ampia la gamma dei rossi della cantina. Vignaiolo lungimirante, Graziano negli anni si è concentrato lungamente sulla ricerca della migliore soluzione a supporto della longevità dei suoi vini, fino ad arrivare nel 2010 alla scelta del tappo a vite, utilizzato per la prima volta proprio su Otto. Una chiusura perfetta per produrre vini buoni nel tempo, puliti ed eleganti, assicurando un invecchiamento dipendente dalle caratteristiche del terroir, dell’annata, della mano del vignaiolo. L’edizione speciale di Otto 2023 sarà disponibile a partire dalla seconda metà febbraio, in azienda e nelle migliori enoteche.

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L'AZIENDA

L’azienda Graziano Prà è la somma delle scelte lungimiranti del suo vignaiolo, che da sempre ha messo al centro del suo lavoro la valorizzazione del territorio in cui nasce. L’azienda conta quaranta ettari vitati nelle colline del Soave, con suoli di origine vulcanica, e otto ettari in quelle della Valpolicella, dove "alleva" vigneti a 500m di quota, su un terreno composto da suolo calcareo e in un’area caratterizzato da grandi escursioni termiche, influenzata dalle correnti fredde dei Monti Lessini e del Monte Carega. Pioniere per l’uso del tappo a vite in Italia e fondatore del gruppo Gli Svitati, produce oggi cinque etichette provenienti dai terreni del Soave - Otto, Staforte, Monte Grande, Colle Sant’Antonio e Passito Bianco delle Fontane - e la linea Morandina dai vigneti in Valpolicella, con i rossi Valpolicella, Ripasso e Amarone della Valpolicella.

www.vinipra.it