Come testimonianza di un sodalizio oramai consolidato, per il secondo anno consecutivo l’orologiaio britannico Peter Speake e la manifattura ginevrina Frederique Constant svelano un’edizione limitata nata dalla loro collaborazione. Questo esemplare, pensato per i collezionisti più esigenti, presenta una sofisticata complicazione: il calendario perpetuo. La complicazione, tra le più prestigiose dell’alta orologeria, permette di leggere in un colpo d’occhio tutte le informazioni necessarie, visto che tiene conto anche dei vari cambiamenti che avvengono durante l’anno o da un anno all’altro. Non è quindi necessaria alcuna regolazione tra i mesi di 30 e 31 giorni o per il mese di febbraio negli anni bisestili. Il nuovo segnatempo è realizzato in soli 35 esemplari in stile total black, cassa inclusa. Il quadrante aperto rivela i meccanismi interni del movimento di manifattura FC-775. Esibendo componenti satinati, viti brunite e un fondello in vetro zaffiro, l’eccellente fattura "dialoga" qui con l’audacia del design britannico in un orologio che è tanto raro quanto contemporaneo: la vera essenza dell’alta orologeria. Come il tourbillon, il calendario perpetuo è una delle complicazioni più importanti poiché consente - come in questo caso - a chi lo indossa di leggere tutte le informazioni del calendario in un solo colpo d'occhio e soddisfa gli "storici capricci" del sistema gregoriano. Infatti, non è necessaria alcuna correzione manuale per febbraio che, una volta ogni quattro anni, ha 29 giorni e non 28 come al solito poiché è un anno bisestile. Il design di un quadrante con calendario perpetuo è fondamentale dato il numero di indicazioni che devono essere visualizzate. Deve essere leggibile e funzionale e quello di Frederique Constant raggiunge proprio questo obiettivo. Il giorno e la data, le due informazioni più importanti della giornata, vengono visualizzati lungo l'asse orizzontale del quadrante in quest'ordine, per essere letti in modo semplice e intuitivo, da sinistra a destra. Ulteriori informazioni sono visualizzate lungo l'asse verticale: il mese alle 12 e le fasi lunari alle 6. Resta solo un evento che "sfugge" a questa regola per chi lo indossa, una volta sola ogni quattro anni, il 29 febbraio: l'anno bisestile. Poiché questo dettaglio non è necessario per l'uso quotidiano, è stato spostato sull'indicazione del mese a ore 12. Qui può essere collocato intuitivamente insieme a Febbraio, il mese interessato dagli anni bisestili. Vi appare un discreto punto rosso quando l'anno ha 366 giorni; in tutti gli altri casi la finestra dedicata rimane bianca.
Frederique Constant, Ginevra |