Verona, Eataly Art House apre al pubblico. Le mostre

Apre al pubblico mercoledì 5 ottobre 2022 Eataly Art House - E.ART.H., la nuova Fondazione per la scoperta delle arti visive che prende sede presso la storica Stazione Frigorifera Specializzata di Verona. E.ART.H. si caratterizza per la doppia anima, culturale e commerciale, e propone nuove formule di fruizione stimolando anche nuove frontiere di collezionismo. Inaugurano l’attività espositiva le personali "Voli-ni" di Ibrahim Mahama (1987, Tamale, Ghana), a cura di Eva Brioschi, e "Staged" di Anton Corbijn (1955, Strijen, Paesi Bassi), a cura di Walter Guadagnini.
Fino al 30 ottobre 2022 è attiva la open call per il Premio E.ART.H., prima edizione del premio annuale rivolto ad artisti under trentacinque, coordinato da Treti  Galaxie. Eataly Art House - E.ART.H., progetto dedicato alle arti del nostro tempo, è stato fortemente voluto da Francesco Farinetti, presidente di Green Pea, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e Chiara Ventura, manager culturale. Costruita nel 1930 e nota per essere stata la più grande ghiacciaia d’Europa fino agli anni Settanta, la ex Stazione Frigorifera Specializzata di Verona si prepara ad accogliere il pubblico dopo un importante intervento di restauro e riqualificazione ambientale all’insegna della piena sostenibilità, firmato dall’architetto Mario Botta. Oltre diecimila metri quadrati di celle refrigerate e una cupola di cemento armato dal diametro di 24 metri sono stati resi funzionali dopo un lungo periodo di abbandono per ospitare la nuova sede di Eataly e di Eataly Art House. Il primo piano dell’edificio è dedicato all’Art House e alla sua programmazione culturale, definita da un comitato curatoriale composto da Eva Brioschi, storica e critica d’arte, Walter Guadagnini, direttore di Camera - Centro Italiano per la Fotografia a Torino, e Gaspare Luigi Marcone, storico dell’arte e curatore. Ogni esposizione sarà affiancata da un Public Program: un calendario di iniziative di approfondimento come conversazioni, workshop, incontri con artisti e curatori per esplorare tanto i temi toccati dalle opere in mostra quanto le molteplici connessioni con i princìpi alla base di E.ART.H. Il piano terreno dell’edificio ospita, invece, oltre a Eataly, anche l’Art Market, distribuito lungo tre corridoi disposti a raggiera con allestimenti temporanei divisi per ambito: arti visive e fotografia, in collaborazione con alcune tra le più importanti gallerie attive sul territorio italiano e internazionale, e opere di artisti sempre diversi selezionati da E.ART.H. Per la prima volta, dipinti, sculture, immagini fotografiche e non solo si offrono al pubblico generale, uscendo dagli spazi tradizionalmente deputati alla vendita delle opere d’arte, per stimolare nuove forme di collezionismo.


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STAGED

Anton Corbijn

Protagonista della prima mostra dedicata alla fotografia è Anton Corbijn (Strijen, Olanda, 1955), uno dei fotografi più celebrati al mondo che, a quasi vent’anni dalla sua ultima mostra in Italia, torna  a esporre con "Staged" a Verona e, in occasione dell'apertura della mostra, mercoledì 5 ottobre 2022 alle 12.30 dialogherà con il curatore Walter Guadagnini in un talk aperto al pubblico. La mostra si sviluppa come un viaggio nella carriera del fotografo olandese attraverso un corpus di circa  ottanta lavori, che include alcuni degli scatti più emblematici da lui realizzati dagli esordi sino a oggi e ormai entrati a far parte dell’immaginario collettivo, accostati ad altri meno conosciuti che accendono una luce inedita sulla sua produzione. Come evocato dal titolo, "Staged" (costruito, messo in scena), il progetto espositivo per la prima volta pone l’accento, oltre che sullo straordinario lavoro di documentazione umana condotto nel corso degli anni, anche sui processi di costruzione dell’immagine che caratterizzano l’opera di Corbijn, portando in rilievo il suo approccio quasi cinematografico alla fotografia. I suoi scatti evocano storie, racchiudono una serie di elementi che inseriscono l’immagine in un continuum narrativo,  come se si trattasse di frame video. Un vero e proprio evento espositivo a livello nazionale, che omaggia un maestro del ritratto, biografo visivo delle più grandi stelle del panorama musicale internazionale, del cinema e dell’arte contemporanea, accompagnato da un programma di proiezioni che ne approfondiscono l’attività filmica con i video musicali che hanno definito il linguaggio del genere, lungometraggi e documentari.


VOLI-NI

Ibrahim Mahama

L’artista ghanese di fama internazionale Ibrahim Mahama (Tamale, Ghana, 1987), torna in Italia con “Voli-ni”, un inedito progetto espositivo pensato appositamente per gli spazi di E.ART.H. Curata da Eva Brioschi, membro del Comitato Curatoriale di E.ART.H., la mostra presenta una nuova serie di opere e include una grande installazione che occupa integralmente il lungo corridoio del primo piano, in cui riecheggiano i temi alla  base della ricerca artistica di Mahama. Il titolo scelto per questa personale italiana, che segue il grande intervento pubblico presso i caselli daziari di Porta Venezia a Milano nel 2019 e la partecipazione alla Biennale di Venezia dello stesso anno, prende in prestito un termine dal dialetto ghanese: Voli-ni, che significa letteralmente "dentro il buco". Nel 2021, l'artista ha acquistato dei vecchi silos costruiti dal presidente Kwame Nkrumah (leader leggendario che condusse il Ghana all’indipendenza nel 1957) agli inizi degli anni Sessanta per lo stoccaggio di cacao e altre sementi, rimasti poi inutilizzati dopo  la sua deposizione. Gli abitanti del luogo hanno cominciato a chiamare "Nkrumah Voli-ni" questi edifici, associandoli appunto alla figura del presidente illuminato. Nati con l’intento di rendere il Paese autonomo e indipendente nella gestione e commercializzazione delle proprie risorse agricole, sono stati abbandonati dopo la destituzione di Nkrumah e quindi riempiti di sabbia, per essere inutilizzabili e inaccessibili. Questi esempi di architettura brutalista, presenti sia nella zona di Accra che in quella di Tamale, sono stati recuperati dall’artista per essere salvati dall’oblio e fare ritorno alla comunità, riconvertiti in centri culturali.

  

https://eatalyarthouse.it