Da tutta Europa a Padova per "Auto e Moto d'Epoca"

Padova: "Auto e Moto d'Epoca" al via con 1600 espositori, più di 5000 vetture in rassegna, 4 mostre, costruttori-collezionisti-appassionati provenienti da tutta Europa. L’edizione 2021 inaugura giovedì 21 ottobre e come sempre celebra la passione per l’auto classica. Si chiude domenica 24. Negli spazi della Fiera padovana tiene banco il Motorsport con 4 mostre inedite e centinaia di modelli unici esposti da dealer e privati. "L’Italia che vince le corse" è dedicata ai marchi italiani che hanno segnato la storia delle competizioni, sia nel mondo dell’auto che su due ruote. Realizzata in  partnership con il Museo nazionale dell’Automobile e la Collezione Veloce Classic di Londra, l’esposizione fa conoscere al pubblico i più grandi marchi italiani di sempre con i modelli iridati che hanno tagliato il traguardo delle competizioni che contano davvero.
Tra le auto esposte, la leggerissima (620 kg) Lancia-Ferrari D50 del 1955 che conquistò il mondiale 1956 con Juan Manuel Fangio al volante e la Maserati mod. 26B del 1928, seconda vettura da corsa realizzata dai fratelli Maserati nelle officine di Bologna. Vinse nel 1928 il Campionato italiano Marche grazie a piloti come Ernesto Maserati, Baconin Borzacchini e Ajmo Maggi. Per le moto, ecco la Gilera 500 4 cilindri GP del 1956 che di mondiali ne vinse ben sei tra il 1950 e il 1957. I motivi di interesse sono molteplici. Semplice, immediato, proiettato nel futuro: ecco lo stile della Collezione Bertone. Sedici straordinari prototipi nel grande ASI Village dell’Automotoclub Storico Italiano (padiglione 4 della Fiera) a dare vita alla mostra che ripercorre cinquant’anni di stile firmato dal celebre carrozziere torinese, dal 1967 alla seconda decade degli anni Duemila. Ad eccezione dell’iconica Lamborghini Miura S del 1967, prodotta in serie, sono tutti modelli unici e concept-car che hanno stupito il mondo quando sono stati svelati nei più importanti saloni internazionali dell’automobile. Tra questi la Citroën Camargue del 1972, la Ferrari Rainbow del 1976, la Chevrolet Ramarro del 1984, la Bertone Bliz del 1992, l’Aston Martin Jet2 del 2004 e la Jaguar B99 del 2011. Aci Storico, al padiglione 3, celebra invece l’epoca d’oro del Superturismo con i grandi piloti e le auto degli anni Ottanta e Novanta come l’Alfa Gta del ’92 di Alessandro Nannini e la Bmw M3 2500 1992 di Roberto Ravaglia. Sempre nello stand Aci spazio a "Lancia Endurance: l’avventura in pista di Lancia Martini".

Protagoniste dell’allestimento le tre Lancia da pista della Fondazione Macaluso: la Beta Montecarlo, la LC1 e la LC2, vere e proprie icone del motorsport degli anni Ottanta vestite nella classica livrea Martini Racing. E ancora l’esposizione di 10 moto Guzzi, una per ogni decennio dello storico marchio made in Italy, per raccontare la storia della casa che ha incarnato l’ideale di progresso scientifico, industria e innovazione in Italia. Tra i modelli esposti spiccano la Sport 500 prodotta tra il 1924 e il 1928, la Motoleggera 65 Guzzino (1946-1954), la popolare Galletto 160/175/192 (1950-1966), la grintosa V7 Sport 750 (1971-1974) fino alla MGX-21 1400 (2016-2019). Grandi sorprese a Padova sul versante del mercato delle auto d’epoca. Gipimotor e la Carrozzeria Scartapatti portano in Fiera tre favolose Ferrari: la 250 GT Drogo, la 308 GTB Gr.4 elaborata Facetti e la 250 GT Pininfarina certificata Ferrari Classiche. Una delle leggendarie Stratos e la rarissima Fiat OttoVù del 1953, la seconda mai costruita dopo le 6 pre-serie, arrivano nel più grande stand di sempre allestito a Padova da Ruote da Sogno. Dall’Olanda, con Fine Automobiles, ecco, invece, la Bugatti T37 del 1926, vettura che all'epoca corse a Le Mans, l’Alfa Romeo TZ del 1964, e la Bugatti T57C Gangloff special convertible. AutoLuce espone l’Alfa Romeo 155 V6 Ti concepita per partecipare al campionato tedesco DTM nella classe fino a 2.5 litri, con massimo 6 cilindri, del regolamento D1.

Nel team erano confluite la squadra Lancia rally, che si era ritirata nel 1992 con la vittoria del Mondiale costruttori, e la squadra Alfa Romeo che l’anno precedente aveva conquistato il Superturismo italiano con la 155 GTA.  Restomod, una delle ultime tendenze in fatto di restauri "creativi", svela il fascino delle auto classiche riattualizzate. Un esempio? Le Citroën portate a Padova dal 2CV Méhari Club Cassis che restaura e riconverte in elettrico le auto tradizionali, fornendo anche il kit di riconversione elettrica R-FIT che permette di sostituire il motore originale a combustione con un motore elettrico, prolungando la vita delle auto d’epoca ed eliminando così le emissioni di Co2. Da citare anche il Made in Italy con la Effeffe dei Fratelli Frigerio: un tributo alla passione sportiva degli anni Cinquanta e Sessanta con quattroruote interamente realizzate a mano. Un moto di nostalgia che guarda al futuro anche per Miky Biasion e la sua Delta Integrale. Come sarebbe la sua vettura se venisse prodotta oggi? Biasion, l’uomo che ha vinto ben due dei sei mondiali rally consecutivi firmati Lancia Delta (un record imbattuto), ha deciso di scoprirlo costruendone una.

Ma per chi ama l’elettrico il salone padovano offre un vero e proprio ritorno al futuro con Stellantis e Mercedes Benz che presentano le radici del loro percorso green e gli ultimi modelli. Nello specifico, Stellantis racconta mezzo secolo di ricerche confluiti nella Nuova 500 RED, partendo dall’innovativa concept car Fiat X1/23 del 1974. Sviluppata ben cinque decadi fa, è uno dei primi esempi al mondo di city car a motore elettrico: piccola monovolume a due posti, con una velocità massima di 75km/h ed un’autonomia di 70 km ad una velocità costante di 50 km/h. Mercedes-Benz espone, invece, la pioniera 190 E Elektro, un modello sperimentale con un motore elettrico per ognuna delle due ruote posteriori, presentato ad Hannover negli anni Novanta. All’altro capo dell’evoluzione si trova l’ammiraglia EQS, la vetta dell’elettrificazione del marchio tedesco. Anche per McLaren è tempo di presentare la prima supercar ibrida della casa: "Artura" segna l’inizio di un nuovo capitolo. Novità anche nel mondo dei ricambi. Con più di 600 specialisti nella cura dell’auto, veri e propri artigiani del restauro, Padova si conferma il più grande mercato europeo del comparto. Quest’anno, inoltre, anche il dipartimento Heritage di Stellantis mette in mostra modelli restaurati e pezzi di ricambio tornati in produzione. Sulla linea di continuità tra passato e futuro si pone il debutto ad "Auto e Moto d'Epoca" di Morgan Motor Company, una leggenda tutta inglese nella realizzazione di vetture sportive dallo stile inconfondibilmente nostalgico.

Radici nel passato e la sostenibilità come orizzonte anche per i nuovi modelli R 18 di Bmw Motorrad. Senza tempo, invece, il fascino della sempreverde Mercedes 190 SL. In mostra a Padova l'esclusivo esemplare posseduto da Gina Lollobrigida. E ancora velocità e tecnologia sostenibile per lo stand Bentley, con la Continental GT Speed - il modello più dinamico della gamma - e la nuova Bentayga Hybrid.  Tantissimi, infine, i  club e registri storici presenti  con i loro gioielli, come per esempio l’Alfa Romeo 6C 2300 L Mille Miglia, la prima Superleggera di sempre, e la secolare Lancia Lambda, la prima auto moderna della storia. È il centenario dell’auto di Vincenzo Lancia che segnò la rivoluzione dell’industria automobilistica. Il "tributo" pone in rialto una Berlina, una Balloon e una Torpedo. "Per quasi 40 anni Padova ha costruito un legame di fiducia con pubblico ed espositori. Tutti sanno che vale sempre la pena visitare Auto e Moto d’Epoca. Un risultato possibile grazie a tre pilastri fondamentali: la qualità, la passione, l’innovazione - spiega Mario Carlo Baccaglini, organizzatore della kermesse -. La manifestazione resta il più grande mercato in Europa di auto e ricambi storici ed è sempre il posto migliore dove trovare la 'classica' dei propri sogni. E ogni edizione non è mai uguale a quella degli anni prima. Di anno in anno sviluppiamo nuove mostre tematiche e nuovi filoni di approfondimento, investendo e lavorando con i nostri partner per mostrare una sfaccettatura inedita della passione Heritage. Il patrimonio Classic ha sempre qualcosa da dire e Padova è il luogo giusto dove scoprirlo. Il rombo dello scarico, l’emozione della guida, il vibrare del motore, il profumo degli interni, le forme della carrozzeria: ecco cosa rende unica ogni singola auto d’epoca".

www.autoemotodepoca.com