Fondazione Adolfo Pini: Vita d'Artista di Flavio Favelli

Con "Vita d’Artista", Flavio Favelli (Firenze, 1967) è protagonista dal 10 febbraio al 7 maggio 2021 di un progetto espositivo site-specific che coinvolge tutti gli spazi della Fondazione Adolfo Pini di Milano. Partendo dalla suggestione del libro di Carlo Cassola che, con lo stesso titolo, affronta la questione dell’arte rispetto a certi ideali, alla politica, all’impegno sociale, Favelli interviene nella casa che fu di Adolfo Pini (1920-1986), e prima di lui del pittore Renzo Bongiovanni Radice (1899-1970), alla ricerca di un confronto tra il passato, la sua eredità e l’opera dell’artista. Così facendo, utilizza oggetti d’arredamento, o di uso comune, che rimandano sia all’estetica borghese degli ambienti familiari in cui è cresciuto sia a quella del consumo prodotto dall’industria e dalla pubblicità.
Nelle sue opere - collage, sculture, ambienti - i materiali vengono assemblati dando vita a sovrapposizioni di senso che non snaturano gli oggetti ma ne amplificano il valore simbolico. Sono oggetti di una quotidianità passata ma inconsciamente presente ancora oggi. Favelli cerca un confronto serrato con gli ambienti di grande seduzione e potere evocativo della Fondazione. Scritte, loghi, segni urbani e immagini pubblicitarie, nelle sale arredate con mobili e quadri di pregio, tappeti e vasi cinesi, non fanno altro che chiarire e manifestare con decisione il rapporto dell’immaginario dell’artista con un contesto esso stesso intrecciato al mondo del commercio e della borghesia cittadina. Il titolo "Vita d’Artista" nasce dalla riflessione sulla dimensione privata di una casa di "ideali borghesi illuminati": un contesto tanto felice quanto ambiguo per un confronto con il passato e con quel "senso del bello", ancora estremamente vitale, trasmesso dai suoi arredi. Parallelamente è anche un modo per mettere l’accento sulle differenze che emergono nella relazione tra una "bella casa" - e un’idea di un’arte esteticamente "bella" - e il un punto di vista di un artista che cerca di rileggere, con opere inedite, un luogo e un tempo che in qualche modo ci appartiene.


Nata nel 1991 per volontà di Adolfo Pini (1920-1986), la Fondazione che porta il suo nome ha sede a Milano nell’elegante palazzina di fine Ottocento in corso Garibaldi 2. Oltre ad Adolfo Pini, uomo di scienza e docente di fisiologia, qui ebbe dimora e studio il pittore Renzo Bongiovanni Radice (1899-1970), zio materno di Pini, che fu una figura chiave nella formazione culturale del nipote, guidandone in particolare l’interesse verso le arti. Per volontà di Adolfo, la Fondazione è dedicata alla memoria dello zio con l’obiettivo di promuoverne e valorizzarne l’opera pittorica, attraverso studi e mostre, e sostiene i giovani artisti con borse di studio, offerte formative e altre iniziative. Flavio Favelli è nato a Firenze nel 1967, nel 1993 consegue la Laurea in Storia Orientale presso l’Università di Bologna e solo successivamente intraprende la carriera artistica. Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali Nel 2012 ha rappresentato l’Italia all’Undicesima Biennale de La Habana e per due volte, nel 2003 e nel 2013, ha preso parte alla Biennale d’Arte di Venezia. E' stato selezionato per una residenza d’artista presso l’Istituto di Cultura italiano di Istanbul e una sua mostra personale sarà ospitata nello storico complesso della scuola Galata Rum Okulu a Maggio 2014. Attualmente vive e lavora a Savigno (Bologna, Italia).

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Didascalie delle immagini, dall'alto in basso:

1 e 3 - Vita D'Artista Flavio Favelli © Fondazione Adolfo Pini 2020. Credits Andrea Rossetti

2 - Collezione FF 19x24x16 ceramiche tagliate. Foto D. Lasagni 2012