Lucerne Festival autunno 2020: "Beethoven Farewell"

Patricia Kopatchinskaja e Igor Levit (Photo Lucerne Festival)
Lucerna riorganizza i suoi calendari e i suoi cartelloni 2020 a causa delle mutate esigenze organizzative imposte dal dopo Covid-19 ma non rinuncia affatto a proporsi come una delle "capitali" europee della musica. Il Festival d'Estate di Agosto, seppur ridimensionato nelle date e nella durata, si farà, come Style Legends ha già scritto.
Patricia Kopatchinskaja (Photo Lukas Fierz)
Appena due mesi di pausa ed ecco che sul Lago dei Quattro Cantoni, dal 20 al 22 novembre, arriverà "Beethoven Farewell" con protagonisti assoluti la violinista Patricia Kopatchinskaja e il pianista Igor Levit (star anche della rassegna estiva) per la serie dei fine settimana musicali che il Festival - questa volta come omaggio al 250° anniversario della nascita del compositore di Bonn - aggiunge alla sua programmazione tradizionale (con un approccio modernissimo e innovativo). D'altra parte Kopatchinskaja e Levit incarnano già lo spirito di un approccio originale, intenso, e fuori dagli schemi alle partiture che eseguono: recital e concerti sempre unici ed elettrizzanti, esibizioni e interpretazioni personalissime dove le note sono classico e moderno insieme. Intensità rarefatta. "Perché suonare solo ciò che capiamo e sappiamo? - si chiede Kopatchinskaja -. Meglio guardare avanti e scoprire qualcosa di nuovo!".

Igor Levit (Photo Felix Broede)
E Levit non è da meno: "L'opera è sacra, ma gli umani sono liberi". Entrambi gli artisti sono anche socialmente impegnati e guardano oltre l'orizzonte della propria arte. Kopatchinskaja prende posizione per combattere i cambiamenti climatici mentre Levit combatte l'antisemitismo e sostiene i rifugiati. Il fine settimana di novembre chiude gli eventi per il grande anniversario di Beethoven e i 5 concerti in programma esploreranno la sua rivoluzionaria eredità ma anche ciò che è accaduto dopo con opere di Leoš Janáček, Charles Ives e György Kurtág, tra gli altri. Da non perdere, per chi non l'avesse mai visto, "Ludwig van" il film del 1970 di Mauricio Kagel (Buenos Aires 1931 - Colonia 2008), racconto di una "visita" alla casa di Bonn del celebre compositore delle nove sinfonie. Tornando ai protagonisti di "Beethen Farewell", tra i premi assegnati alle registrazioni di Kopatchinskaja vanno menzionati il Premio Internazionale di Musica Classica, il Prix Caecilia e il Premio Registrazione dell'anno della rivista Gramophone. Il suo album "Death and the Maiden", con opere da Dowland a Kurtág, ha vinto un Grammy Award nel 2018.

KKL Lucerne (Photo Lucerne Festival)
Più in generale, la nascita del Lucerne Festival, rilanciato da Claudio Abbado nei primi anni del secondo millennio, risale al 25 agosto 1938 quando Arturo Toscanini impugnò la bacchetta nel parco davanti alla villa di Richard Wagner a Tribschen e diresse un’orchestra composta espressamente per lui da solisti e musicisti da camera di fama mondiale. Anche la Lucerne Festival Orchestra, creata nel 2003 dal compianto direttore d'orchestra milanese e dal direttore generale Michael Haefliger, e la Lucerne Festival Academy, diretta per la prima volta, sempre nel 2003, da Pierre Boulez, presentano, stagione dopo stagione, uno degli appuntamenti internazionali imperdibili per il pubblico delle sette note. Senza steccati, anzi con un alto tasso di contaminazione tra stili ed eventi coinvolgendo le sale del KKL ma anche le strade e le piazze in riva al lago e nel centro storico della cittadina elvetica. La gioia di fare musica insieme. Ad altissimo livello.


                                                                                      a cura di Daniele Vaninetti