Hotel de Russie, risplende il giardino di Valadier. Roma

Rinascita e ottimismo sono i messaggi che Rocco Forte Hotels vuole trasmettere con la riapertura dell’Hotel de Russie, celebre indirizzo nel cuore di Roma, in programma venerdì 19 giugno 2020. L’hotel torna ad accogliere i suoi ospiti italiani e internazionali nel rispetto dei più alti standard di sicurezza, restituendo loro e all’intera città capitolina la bellezza e l’unicità del suo giardino segreto, ideato dall’architetto Giuseppe Valadier negli anni Venti dell’Ottocento.

Il meraviglioso monumento ambientale, perfettamente conservato e definito “opera d’arte, bene culturale, risorsa architettonica e ambientale” dalla Carta dei Giardini Storici del 1981, si presenta oggi, appena restaurato, come uno scenografico palcoscenico naturale, dominato da un asse prospettico centrale e caratterizzato da elementi di architettura neoclassica, quali terrazze, balaustre, grotte, vasche, fontane di rocailles, ninfei e statue, insieme a un ricco patrimonio botanico. L’armonia di questi elementi - valorizzata dalla sinfonia dei giochi d'acqua che dalla roccia sorgiva giungono fino all’ultimo ninfeo - esalta la prospettiva scenografica del giardino e suscita emozioni in grado di affascinare gli ospiti di oggi così come ha ispirato in passato artisti, registi cinematografici e personaggi influenti. Anche l’illuminazione è stata ripensata e la bellezza del giardino storico è ulteriormente evidenziata da effetti di luce che rendono l’atmosfera serale ancora più magica.

Un viaggio sensoriale in cui il visitatore può lasciarsi inebriare dai profumi e dai colori delle piante presenti - ora riassortite per valorizzare il monumento oscurato per decenni da specie invasive -, godersi un pranzo o una cena en plein air o assistere a una performance teatrale. Con il complesso progetto di restauro, il giardino ha ripreso forma così come concepito da Valadier, espressione di un eclettismo di stili tipico dell’Ottocento. Non un semplice giardino del verde: si tratta, a tutti gli effetti, di un’architettura realizzata all’esterno e delimitata da una “quinta” botanica, il cui schema architettonico rievoca esattamente quello dell’accesso monumentale al Colle Pinciano che si apre su Piazza del Popolo. Ciò a riprova del fatto che il geniale architetto romano con questo progetto avesse sperimentato in scala minore quello che successivamente creò per l’abbellimento dell’area urbana alle pendici del Pincio. "Il mio è un immenso grazie alla Famiglia Vaselli, che regala a Roma e all’Hotel de Russie un giardino emozionante, oggi ancora più bello di prima - ha affermato Sir Rocco Forte, chairman di Rocco Forte Hotels -. La ristrutturazione e gli sforzi rivolti a questo bene ambientale sono un segno di grande sensibilità e lungimiranza. Questo luogo è un privilegio, per noi che vi operiamo e per gli ospiti, più che mai felici del vivere fuori, all’aria aperta, dall’alba al tramonto".

"Vorremmo ringraziare per la collaborazione, in primis, Rocco Forte Hotels che ha messo a disposizione della proprietà le aree oggetto di intervento. Poi gli architetti progettisti Pietro Paolo Lateano e Sofia Varoli Piazza, con il loro team, oltre all'Impresa Crucianelli di Tolentino che, con le proprie maestranze, ha svolto i lavori con encomiabile operosità in piena emergenza sanitaria, applicando al cantiere tutti gli stringenti protocolli di sicurezza del lavoro", ha commentato, da parte sua, Matteo Marenghi Vaselli, consigliere delegato di Albergo di Russia SpA, società proprietaria dell'immobile. Il progetto di restauro del giardino, del valore di oltre un milione di euro, ha teso a recuperare e valorizzare l’impianto originale "disegnato" da Valadier mettendolo in evidenza, quasi fosse una sorta di tratteggio di matita. E' stato razionalizzato il suo ricco patrimonio botanico, sempre rispettando il progetto originario. Si è proceduto anche con alla valorizzazione della componente architettonica con effetti di luce. Sono stati riprogettati gli impianti idrici ed elettromeccanici con tecniche meno invasive e più adeguate. L'Albergo di Russia Spa ha realizzato il restauro del giardino con fondi propri, senza pubblici contributi, per celebrare il proprio centenario (1919-2019) e per rendere, ora come allora, ancora più piacevoli i soggiorni degli ospiti nella storica maison gestita dalla Rocco Forte Hotels. Il restauro è avvenuto nella consapevole adesione ai principi e criteri di conservazione in materia di recupero storico e monumentale degli edifici privati vincolati dallo Stato. Tali principi vengono portati avanti da decenni dalla Associazione dimore storiche italiane (Adsi), della quale la società proprietaria dell’immobile fa parte. Il lavoro pluridisciplinare, della durata di quasi un anno, è stato condotto dal team degli architetti Lateano e Valori Piazza.

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