EMILIO VEDOVA, mostra a Palazzo Reale. Milano

Emilio Vedova al lavoro all'opera Oltre 9 (Ciclo II, Rosso '85). Photo Paolo Mussat Sartor
A Palazzo Reale di Milano apre al pubblico dal 6 dicembre 2019 al 9 febbraio 2020 la mostra EMILIO VEDOVA. L’esposizione, tra le più importanti mai dedicate a uno dei maggiori artisti del Novecento, è promossa da Comune di Milano Cultura, da Palazzo Reale e dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. La mostra è curata da Germano Celant e si colloca a conclusione del lavoro della Fondazione per celebrare il centenario della nascita del maestro (Venezia, 1919 – 2006). L’esposizione nasce con un progetto e un allestimento che vedono la spettacolare Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale quale luogo espositivo ideale, proponendo una chiave inedita per restituire il linguaggio artistico del pittore.
Emilio Vedova riceve il Leone d'Oro a Venezia
Per questa mostra, che presenta opere che vanno dagli anni Quaranta agli anni Novanta, sarà realizzato uno speciale intervento, progettato dallo studio Alvisi Kirimoto di Roma, che prevede l’esposizione, sia a muro che a pavimento, di una sessantina di opere, alcune delle quali di imponenti dimensioni, che danno conto del valore fondamentale dell’opera di Emilio Vedova nel contesto dell’arte contemporanea internazionale. L’itinerario biografico e professionale del grande pittore sarà ricostruito nella Sala del Piccolo Lucernario che precede l’ingresso a quella delle Cariatidi. Qui una cronologia, composta da dati biografici, immagini e dichiarazioni poetiche, sarà accompagnata da una selezione di opere che copre il lungo arco della produzione artistica di Vedova. In occasione della mostra di Palazzo Reale, la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova pubblicherà con Marsilio Editori una monografia, curata da Germano Celant, dedicata alla ricostruzione della vicenda artistica e biografica dell'artista veneziano, arricchita da un ampio apparato iconografico. La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova custodisce la storia artistica e il valore internazionale della grande opera di Emilio che "nasce a Venezia nel 1919 da una famiglia di artigiani-operai, iniziando a lavorare da autodidatta fin dagli anni Trenta. Nel 1942 aderisce al movimento antinovecentista Corrente. Antifascista, partecipa tra il 1944 e il 1945 alla Resistenza e nel 1946, a Milano, è tra i firmatari del manifesto 'Oltre Guernica'. Nello stesso anno è tra i fondatori della Nuova Secessione Italiana poi Fronte Nuovo delle Arti. 
Comincia ad esporre in mostre personali e collettive sin dagli anni Quaranta, ottenendo presto fama internazionale; è del 1951 la mostra a lui dedicata alla Catherine Viviano Gallery di New York.
Emilio Vedova, Autoritratto
A partire da quella del 1948, partecipa a svariate edizioni della Biennale di Venezia, manifestazione dove nel 1952 gli viene dedicata una sala personale, nel 1960 riceve il Gran Premio per la pittura e nel 1997 il Leone d’Oro alla carriera. Nel 1954, alla II Biennale di San Paolo, vince il premio che gli permetterà di trascorrere tre mesi in Brasile, e nel 1956 riceve il Solomon R. Guggenheim Foundation Award for Italy. Nel 1955 è invitato a Kassel per '
documenta 1', partecipa a 'II. documenta', nel 1964 per 'documenta III' presenta l’Absurdes Berliner Tagebuch ’64 e torna ancora a Kassel nel 1982 per 'documenta 7'. Per tutta la vita si dedica con passione alla attività didattica tenendo lezioni in diverse università americane e corsi alla Internationale Sommerakademie für Bildende Kunst di Salisburgo e alla Accademia di Belle Arti di Venezia". La mostra milanese è presentata alla stampa giovedì 5 dicembre da Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, da Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, e dal curatore Celant. Introduzione di Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale.