"Gianni Rivera. Ieri. Oggi". La Montina, Franciacorta


Un grande protagonista della storia del pallone, sul campo di gioco. E un esempio di vita fuori. Gianni Rivera si racconta tra i vigneti delle Tenute La Montina, a Monticelli Brusati, in Franciacorta. L'ex Golden Boy emblema del nostro calcio di livello mondiale, Pallone d’oro e regista di quell’incredibile stagione del Milan che fece grande anche la Nazionale, ma anche politico e educatore, nonché padre di famiglia, ha scelto queste colline dell'eccellenza vitivinicola italiana per presentare la sua autobiografia "Gianni Rivera. Ieri. Oggi". 

Una ricostruzione curata dalla moglie Laura Marconi e ordinata, anno dopo anno, stagione dopo stagione, in oltre 500 pagine tra foto, articoli di giornale, testimonianze d'incontri e molto materiale inedito (commenti, racconti, aneddoti). L'autobiografia è la summa di un percorso sportivo, sociale e privato che non conosce arretramenti. La lezione è una sola: lo sport recuperi la sua missione di gioco-spettacolo per grandi e piccini o altrimenti perderà la sua autenticità anche dal punto di vista tecnico. 

Rivera, ricordando i suoi inizi nelle squadre giovanili dell'Alessandria prima di approdare a Milanello, lo spiega meglio a Style Legends: "Se si riuscisse a reinsegnare ai bambini quei fondamentali che ne faranno, poi, giocatori veri, avremmo vinto una partita importante. Le società professionistiche devono capire che lavorare seriamente sulla tecnica nel settore giovanile significa assicurarsi un calcio migliore nel futuro". Il mitico numero 10 della staffetta con Sandro Mazzola in Messico, aggiunge: "Il pallone dovrebbe tornare ad essere spettacolo sotto l'aspetto tecnico, non solo sotto quello fisico. Adesso ogni partita è diventata una battaglia. Dov'è finito lo stile?".

I fan dei Milan Club franciacortini si sono stretti attorno a Gianni e alla famiglia Bozza de La Montina per celebrare l’evento in un “terroir” che già dedica una linea speciale della sua collection di Extra Brut, Riserve Pas Dosé e Rosé Demi Sec alla maglia rossonera. Dunque una festa nella festa, soprattutto quando Gianni ha preso la parola per illustrare, capitolo per capitolo, come ha ideato, redatto e composto il libro.

Dai primi calci al pallone nelle formazioni giovanili dell’Alessandria alla conquista dei Mondiali in Messico, dai successi internazionali (le Coppe europee) all’addio (non senza tensioni) al Milan, sino all'ingresso nel mondo della politica romana. Da Alesandria a Milano, dai trionfi internazionali alla nuova vita nella Capitale. E l’autobiografia, che si conclude con il motto “in fondo bisogna essere sempre in grado di prendere scherzosamente tutte le vicende della vita”, è l’omaggio appassionato del settantenne Rivera agli affetti più cari, senza dimenticare l’amicizia con don Eligio e il sostegno alle sue comunità di recupero del Progetto X.

Poi spazio ai brindisi. Le Tenute La Montina ospitano, nei loro 12.000 mq di estensione, l’azienda vitivinicola omonima, il wine shop, Villa Baiana, il Baiana Centro Congressi, il Museo di arte contemporanea Remo Bianco e l'associazione no profit “dedicato A Te”.

La maison nasce in Franciacorta il 28 aprile 1987 per volere di tre dei sette fratelli Bozza: Vittorio, Gian Carlo e Alberto. L'area vitata si sviluppa su di una superficie di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta, consentendo alla casa di vantare una produzione di 380.000 bottiglie annue. Da sempre una “cantina aperta”, La Montina organizza quotidianamente visite al pubblico. Nel 2015 termina la trasformazione dei vigneti in biologico e realizza la prima bottiglia ufficiale di Franciacorta per Ac Milan. Quel Milan che Rivera ha reso insuperabile e insuperato.

                                                         Daniele Vaninetti