“1685”, Musica antica a Innsbruck


L’anno 1685 ha visto nascere tre dei più importanti compositori della storia delle sette note: Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel e Domenico Scarlatti. Per questo, quell'anno così speciale, quasi unico sotto il profilo musicale, è stato scelto per dare il titolo e il tema all'edizione 2014 del Festival della musica antica di Innsbruck, che si tiene dal 15 luglio al 31 agosto.

Arnold Schoenberg Chor (Photo by Peter Fischli)
Alessandro De Marchi, direttore artistico del Festival, ha selezionato alcune composizioni note e meno note scritte da questi grandi protagonisti del barocco europeo e italiano, tra cui (in programma al teatro regionale Tiroler Landestheater) la prima opera di Händel, "Almira, regina di Castiglia" (in scena il 12, il 14 e il 18 agosto). Una pagina d'esordio, venuta alla luce ancora prima del viaggio in Italia che tanto ha influito sulla musica di Händel. Anche la scelta di “Narciso” di Scarlatti, in programma il 29 e il 31 agosto, ha il merito di farci riscoprire (senza mai dimenticare il corpus delle grandi sonate per clavicembalo del maestro italiano) le sue opere sceniche, rappresentate piuttosto di rado nelle grandi rassegne musicali. Appuntamento da non perdere anche per il livello degli esecutori e dei cantanti sotto la regìa di Fabio Biondi alla guida di Europa Galante, una formazione che si è imposta alla ribalta internazionale da anni per la cura filologica del suo studio e per il livello delle sue esecuzioni e registrazioni.
  
Marco Mencoboni
Diverso il discorso per Bach, la cui grande musica sacra sarà ripercorsa con cantate, suite e mottetti all’Abbazia di Stams. E con alcuni suoi capolavori assoluti, tra cui la Messa in si minore, dove il senso di sacralità permea ogni pagina di questa immensa composizione, articolata in una perfetta alternanza di tecniche e stili: dal rigoroso contrappunto delle Fughe alle cantabili arie che l'hanno resa celebre da secoli. Ma ci sarà spazio per l'altrettanto sublime Ciaccona della seconda partita per violino solo BWV 1004, che verrà eseguita il 28 agosto nel corso del concerto itinerante del Festival tirolese. Gli interpreti sono tutti di primissimo piano nel panorama europeo: la soprano Deborah York, l'Arnold Schönberg Chor (uno dei migliori al mondo) e Attilio Cremonesi.

Innsbruck usa registri e fa delle scelte anche meno classiche: un Duello amoroso magistralmente inscenato, per esempio, o l’appassionante Farinelli e i suoi rivali con il controtenore David Hansen, l’Odisea Negra con musiche africane e sudamericane, il concerto del Barockes Bouquet oppure ancora l'incontro con il Cantar Lontano, ensemble "anticonformista" diretto da Marco Mencoboni, clavicembalista e organista nato nel 1961 a Macerata e già allievo di Ton Koopman, Jesper Christensen e Gustav Leonhardt. La musica antica e barocca viene così presentata in tutta la sua complessità, più viva che mai anche nel secondo Millennio. 

Il Festival inizierà con i concerti nelle sale del Castello di Ambras, dal 17 luglio al 5 agosto 2014. E darà spazio anche al premio "Antonio Cesti" dedicato al compositore italiano (Arezzo 1623-Firenze 1669) che fu anche maestro di Cappella proprio a Innsbruck. La competizione è un trampolino di lancio per i giovani cantanti che aspirano ad ottenere un riconoscimento internazionale e giunge alla sua quinta edizione. Quest'anno la partitura che sarà presentata è proprio di Pietro Antonio Cesti: “L’Orontea”, pagina riscoperta solo attorno al 1980 e proprio grazie al Festival della musica antica. Per poi conquistare i teatri musicali di mezzo mondo.

Daniele Vaninetti