A partire dal suo vasto archivio visivo, Galleria Campari annuncia RED CARPET: il cinema dei sogni. Campari e l'immaginario del divismo, 1900-1960, una mostra che approfondisce il fenomeno del divismo nel cinema in relazione al linguaggio della pubblicità e alle strategie di comunicazione dell'epoca, in programma da mercoledì 22 ottobre 2025 a martedì 2 giugno 2026. A cura di Giulia Carluccio, il progetto espositivo ripercorre oltre sessant'anni di storia del cinema da un'angolatura insolita, in cui arte, pubblicità, moda e celebrità contemporanea si fondono. Il cinema e lo star system vengono raccontati in una prospettiva di dialogo con le strategie produttive e di comunicazione che hanno contribuito a costruire l'immaginario del primo Novecento. Attingendo dall'archivio storico di Galleria Campari, che custodisce una stratificata varietà unica di materiali visivi, l'esposizione ripercorre i primi passi nell'industria cinematografica del brand, negli anni Dieci quando la settima arte è ancora muta e in bianco e nero, fino a quelli Sessanta e oltre, quando il fenomeno del divismo subisce una trasformazione in conseguenza alle nuove forme di comunicazione. Focalizzandosi sulle modalità di rappresentazione della figura del divo attraverso linguaggi e media diversi, la mostra espone bozzetti, fotografie, spot e caroselli che si succedono attraverso le sale della Galleria per nuclei tematici. Dalla definizione temporale della nascita del fenomeno divistico, e del suo sviluppo nel corso del Novecento, si passa all'impatto nell'immaginario collettivo grazie anche all'intervento della pubblicità, fino all'avvento di nuovi linguaggi espressivi, che spingono verso una riconfigurazione del divismo, tra dimensione umana e icona pop. Campari, con la sua storia di comunicazione e pubblicità realizzata da illustratori, artisti e personalità che hanno contribuito in modo fondamentale a definire l'iconografia e l'immaginario del Novecento, è il punto di partenza ideale per raccontare storie e visioni più ampie, in cui arte e pubblicità si sovrappongono, e in cui i rapporti, anche espliciti con il cinema ei suoi divi, forniscono precisi ancoraggi a un percorso che prevederà mirate intersezioni con il mondo della moda. È un rapporto di lunga data quello che lega Campari al cinema e ai suoi protagonisti, che ha affidato la propria narrazione a registi tra cui Federico Fellini, Singh Tarsem, Paolo Sorrentino, Stefano Sollima e Matteo Garrone. Con RED CARPET: il cinema dei sogni. Campari e l'immaginario del divismo, 1900-1960, Galleria Campari prosegue nel lavoro di riscoperta delle proprie collezioni attraverso progetti espositivi temporanei capaci di attraversare epoche e stili comunicativi diversi, offrendo riletture originali del proprio patrimonio visivo e narrativo con lo sguardo puntato ai fenomeni della società contemporanea.
Copertina - Franz Marangolo, Bitter Campari, anni '60, Courtesy Galleria Campari
Sopra - In palco, Ugo Mochi, anni Venti, Galleria Campari
Qui sotto - Nel regno di Celluloide, Charlie Chaplin. Bruna Mateldi Moretti (Brunetta), 1930, Galleria Campari
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Galleria Campari
presenta
RED CARPET: il cinema dei sogni
Campari e l'immaginario del divismo, 1900-1960
A cura di Giulia Carluccio
22 ottobre 2025 - 2 giugno 2026
Viale Antonio Gramsci 161,
Sesto S. Giovanni - Milano
IL MUSEO AZIENDALE CAMPARI E LA SUA STORIA
"Fondata nel 2010 in occasione dei 150 anni dell'azienda, Galleria Campari è un museo innovativo che esplora il legame tra Campari, Campari Soda e l'arte della comunicazione visiva dal 1860 ai giorni nostri. La Galleria nasce nell'ambito del progetto che tra il 2005 e il 2009 ha previsto la trasformazione dello storico sito produttivo di Sesto San Giovanni nella sede attuale degli headquarter di Campari Group. Il museo aziendale si trova nella palazzina in stile Liberty del primo stabilimento Campari, inaugurato da Davide Campari nel 1904, oggi integrato nell'architettura contemporanea del nuovo complesso firmato da Mario Botta. Attraverso una collezione permanente di lavori pubblicitari originali in dialogo con contenuti digitalizzati, Galleria Campari offre un'esperienza unica tra opere grafiche, oggetti storici e di design, video-wall e proiezioni, invitando i visitatori ad immergersi nella storia e nella comunicazione artistica del brand in tutte le sue declinazioni. Con oltre 5.500 opere su carta, tra cui affiche originali della Belle Époque, manifesti e grafiche pubblicitarie firmate da artisti come Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Fortunato Depero, Guido Crepax, Bruno Munari, Sergio Tofano e Ugo Nespolo, l'Archivio storico Campari è una preziosa testimonianza dell'evoluzione del marchio e anche dei cambiamenti culturali, sociali ed estetici di oltre un secolo di storia. La collezione comprende, inoltre, caroselli e spot realizzati da registi tra cui Federico Fellini, Singh Tarsem, Paolo Sorrentino, Stefano Sollima e Matteo Garrone, libri d'artista che reinterpretano il marchio in chiave creativa e oggetti firmati da designer sia affermati, sia emergenti come Matteo Agati, Markus Benesch, Agustina Bottoni, Serena Confalonieri, Ingo Maurer, Marco Oggian, Matteo Ragni, Matteo Thun. Oltre alle opere pubblicitarie, la galleria ospita una selezione di materiali storici che raccontano il mondo Campari attraverso oggetti diventati parte della memoria collettiva: bicchieri, strumenti per la miscelazione, packaging storici, orologi e specchi. L'Archivio storico rappresenta un'inestimabile risorsa che alimenta la narrazione del marchio e la sua evoluzione nel tempo, grazie a un racconto visivo tangibile che attraversa epoche e stili comunicativi diversi. E' inoltre un importante punto di partenza tematico per le numerose mostre temporanee di Galleria Campari, per gli appuntamenti del public program a corredo di ogni esposizione e per gli eventi culturali sul territorio sestese e milanese, iniziative che favoriscono il dialogo tra storia e contemporaneità, tra impresa, arte e design. Per maggiori informazioni su orari e disponibilità: camparigallerystore@campari.com". (fonte: Campari)