A Firenze nasce il Giardino delle Leopoldine | Mellin

Firenze: nasce il Giardino delle Leopoldine, un progetto pionieristico promosso dal Museo Novecento in collaborazione con l'artista e attivista ambientale Haley Mellin. Aprirà ufficializzerà il 24 giugno ed è il primo del suo genere all'interno di un'istituzione museale e, in particolare, di un chiostro rinascimentale. Questo intervento risponde alle urgenze ambientali e culturali del nostro tempo, in cui l'ecologia e il rispetto per la natura e per i suoi processi evolutivi diventano parte integrante delle pratiche creative e museali contemporanee. "È un bellissimo progetto che si inserisce in un percorso che abbiamo iniziato in città per renderla sempre più verde, resiliente e sostenibile - hanno detto la vicesindaca Paola Galgani e l'assessore alla cultura Giovanni Bettarini -. E' un cortile di un museo in centro storico che viene 'ri-naturalizzato' esattamente come prevede il Piano del Verde che abbiamo approvato come Comune. Inserire alberi, piante e tanto verde all'interno di un museo come questo significa realizzare questo progetto intrecciando l'aspetto ambientale a quello artistico. Quando pensiamo a come vogliamo sviluppare Firenze ponendo insieme proprio questi due aspetti, la sostenibilità e l'arte contemporanea, che stiamo mettendo oggi nel Museo Novecento".
Photo Camilla Fatticcioni
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Tutto inizia in un giardino, tutto finisce in un giardino e tutto si salva e si ritrova in un giardino! L'orto di Genesi, le aiuole della Gerusalemme celeste e Cristo risorto ritenuto dalle Donne un giardiniere fanno dei nostri spazi di coltura l'espressione di una cultura dove si seminano sillabe, si coltivano parole, si raccoglie il frutto buono del dialogo. Auguro e benedico di cuore il vostro giardino perché pettinato con Amore. Sia specchio del cielo e promessa affidabile di futuro e coese commensalità", ha sottolineato l'abate di San Miniato a Monte Bernardo Gianni . "Avere cura di un giardino significa avere cura di noi, dei nostri corpi e delle nostre menti - ha spiegato Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento -. Quello delle Leopoldine, nato in collaborazione con l'artista Haley Mellin e l'organizzazione no-profit Re:wild, è una risposta ai tempi che corrono, in cui l'attuale attenzione verso il pianeta non basta ancora ad accelerare un cambiamento e una maggiore attenzione all'ambiente. Con questo giardino il Museo Novecento mira a sensibilizzare il pubblico all'emergenza ecologica, al cambiamento climatico e alle emissioni di carbonio connesse anche alla vita e all'attività del museo. Vorremmo che il Giardino delle Leopoldine fosse aperto a tutti come luogo di contemplazione e riposo, dove poter leggere un libro e cominciare nuove conversazioni, un 'mondo' in cui si può pensare al presente e al futuro e ripensare al passato". Il progetto Giardino delle Leopoldine è realizzato in collaborazione con l'organizzazione no-profit Re:wild co-fondata da Wes Sechrest e dal leader ambientale Leonardo DiCaprio. Sechrest, ceo di Re:wild, ha dichiarato: "Questo è un progetto rivoluzionario; siamo ispirati dalla leadership del Museo Novecento per questa iniziativa pilota di 'rewild the museum!' È un modo incredibile di unire natura e cultura in un museo così stimolante". Re:wild è un leader globale nella conservazione della biodiversità e opera in collaborazione con popoli Indigeni e comunità locali.

Copertina e qui sottoGiardino delle Leopoldine, Museo Novecento Firenze, foto Camilla Fatticcioni



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Il Giardino delle Leopoldine è un progetto promosso dal Museo Novecento e volto alla riqualificazione del chiostro dell'edificio attraverso una collaborazione con l'organizzazione ambientale Re:wild e l'artista e conservatore del territorio Haley Mellin. L'iniziativa mira a trasformare l'area verde in un'oasi di rigenerazione nel cuore del museo, recuperando la funzione originaria dello spazio, un tempo coltivato e vissuto come giardino. I diversi arbusti e alberi (circa 20 specie diverse) sono stati selezionati per le loro storie autoctone, i loro lasciti culturali e le loro origini indigene nei territori della Toscana. Il progetto nasce dal dialogo tra il direttore Sergio Risaliti, la curatrice Stefania Rispoli, il team del Museo Novecento, l'architetta del paesaggio Matilde d'Oriano e l'artista Haley Mellin, che inaugurerà una mostra personale al museo questa estate a partire dal 24 giugno. Il "rewilding" è stato progettato nel pieno rispetto della lunga storia dell'edificio e dei suoi diversi utilizzi nel corso del tempo. Il nuovo intervento botanico, che include una varietà di piante e alberi, è concepito nel rispetto della biodiversità per armonizzarsi con le caratteristiche fisiche e ambientali del sito, garantendo al contempo la sostenibilità a lungo termine della naturalità. Uno degli obiettivi principali del Giardino delle Leopoldine è sensibilizzare il pubblico a questioni legate all'emergenza ecologica, al cambiamento climatico e alle emissioni di carbonio connesse anche alla vita e all'attività del museo offrendo soluzioni basate sulla natura, come la capacità di contribuire a mitigare le alte temperature durante i mesi estivi. Il giardino offrirà una zona più fresca per i visitatori, dove poter godere delle specie autoctone della Toscana e continuare la tradizione del chiostro come spazio di incontro, di meditazione e contemplazione. Il nome del progetto rende omaggio alla lunga storia dell'edificio che, tra il 1780 e il 1974, ospitò le Scuole Leopoldine, un centro fondato dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I (1747–1792) dedicato all'educazione delle giovani donne cresciute in povertà.