Grandi vini | Albino Armani Valpolicella Superiore Egle

Altri riconoscimenti. E' un ritorno alla viticoltura di quota a segnare il successo della produzione dei grandi rossi scaligeri firmati Albino Armani, nuovamente premiati dalle migliori Guide 2023. Come molte delle scelte imprenditoriali di Albino, originario della Vallagarina Trentina e oggi proprietario di cinque tenute vitivinicole distribuite tra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, anche quella fatta in Valpolicella segue una direzione precisa e consapevole e si fa veicolo di una filosofia oggi radicata in tutta la sua produzione: mettere in bottiglia vini di spiccata freschezza ed eleganza, che siano portavoce del loro territorio. Un approccio da sempre volto alla valorizzazione del terroir che in particolare a Marano porta coerentemente ad enfatizzare la riconoscibilità di una produzione indissolubilmente legata alle alte quote.
La famiglia Armani in cantina
Ne deriva, infatti, uno stile produttivo teso all’esaltazione delle caratteristiche della parte più alta dell’areale - fino a 600 metri di altitudine - portando nel bicchiere quella tipica croccantezza del frutto e quell'eleganza che si uniscono alla piacevolissima freschezza dovuta proprio al clima di alta collina. E nel caso dell’Amarone - cui sono destinate le uve provenienti da particolari vigneti con terreni a carattere vulcanico, tra S. Rocco e Camporal -, anche una spiccata mineralità. Scegliendo di vinificare uve di Corvina, Corvinone e Rondinella da vigneti posizionati tra i 400 e i 600 m s.l.m, Albino Armani vent’anni fa non solo ha portato in Valpolicella la sua passione per la viticoltura di montagna ma ha anche riportato in auge l’origine collinare dei vini della Valpolicella, resistendo alle pressioni del mercato oggi certamente più affezionato alla produzione della bassa valle. La cantina di Marano - un capolavoro di architettura sostenibile che si inserisce armoniosamente nel paesaggio senza alterarlo né danneggiarlo - si trova in Località Camporal da dove. dominando la vallata sottostante, è possibile godere di una vista unica. Siamo sulle colline più alte di questa zona, tra ripidi terrazzamenti, che impongono vendemmie manuali e selezionate dovute ai dislivelli, e vecchie vigne allevate a pergola veronese e adagiate sulle marogne (i tipici muri a secco), l’ultima e più alta fascia di terra coltivabile della Valpolicella Classica, subito prima del limite estremo della montagna.
 

"Sono il territorio e la tradizione a portare un risultato che non guarda assolutamente con timore ai trend e alle richieste di mercato", dice Albino. Scelte premiate ancora una volta dalle migliori Guide nazionali e internazionali, che annualmente riconoscono punteggi altissimi a questi rossi scaligeri, come, per citarne alcuni, i recenti 90 e 91 punti assegnati da Wine Enthusiast rispettivamente al Cuslanus Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva 2016 e all’Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2017, oltre ai 90 e 91 punti attribuiti da Falstaff al Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore 2016 e - ancora un volta - al Cuslanus. Senza dimenticare le prestigiose Quattro Viti di Vitae, guida dell’Associazione Italiana Sommelier, per il Valpolicella Superiore DOC Egle 2019. "La tradizione racconta che tra i vignaioli di queste valli da sempre si assaggi il Valpolicella per valutarne ma soprattutto riconoscerne lo stile produttivo. 'Egle' è espressione fedele della regione da cui proviene, dell’alta collina di Marano in Valpolicella Classica dove i suoli e il clima fresco con intense escursioni termiche sono fattori naturali decisivi nell'esaltarne l’elegante personalità. Sono molto felice e soddisfatta del riconoscimento assegnato a questo vino a cui Albino decise di dare il mio nome e a cui sono particolarmente affezionata", spiega Egle Capilupi, responsabile Comunicazione dell'azienda.

Egle Capilupi

www.albinoarmani.com