Metti... Milano sulla tua scrivania: Skylight portaoggetti

Skylight, elemento decorativo in acciaio Calamina prodotto da Terenzi Srl, si rinnova ora con una versione portaoggetti, dalla dimensione 30.5 cm x 13 cm x 4 cm, in una forma dunque più contenuta e portatile. Questa creazione può contenere gli accessori di cancelleria convenzionale - penne, matite, gomme - per chi prende appunti rapidi a mano o si diletta nel disegno nel tempo libero ed è anche una base d’appoggio per lo smartphone.
Per concepire questo oggetto di arredo essenziale e insieme sofisticato, il raggio laser corre sulla lastra di Calamina e rapido incide il profilo di Milano. Ogni dettaglio viene ricavato con estrema precisione e la sagoma viene scolpita nel metallo con un insieme artistico e creativo che non trascura mai la fedeltà all'architettura dei monumenti: le nuove torri milanesi, l’Arco della Pace, il Castello degli Sforza, i caratteristici lampioni della Città, il Duomo con l’emblematica Madonnina dorata decorata a mano... Il nuovo Skylight è rispettoso delle condizioni di riciclabilità ed ecosostenibilità proprie del metallo Calamina ed è molto funzionale, per merito delle sue misure ridotte, specialmente per una scrivania o un tavolo di lavoro. Nel procedimento atto a ottenere la sagoma, Terenzi segue i tradizionali passaggi del taglio laser: attenzione e cura per il dettaglio durante ogni fase vengono garantite dal controllo-qualità. Il risultato? Skylight è un oggetto che crea un’atmosfera intima e confortevole. Edifici come il Duomo, l’Arco della Pace voluto per salutare Napoleone, il Castello degli Sforza e i nuovi simboli della modernità sono affiancati in un insieme che risulta armonioso e colpisce le emozioni come se l’illuminazione (tramite ingresso Usb) di Skylight servisse a ravvivare un periodo storico, quello del Covid-19, che sembra non avere mai fine. Caratteristica di Skylight è anche quella di "fotografare" in miniatura l’architettura eterogenea meneghina, fare perno sul suo dinamismo, smantellarne quell’aria di freddezza come luogo comune.