Estate dorata? All'Hotel du Cap-Eden-Roc di Antibes

L'Hôtel du Cap-Eden-Roc di Cap d'Antibes della Oetker Collection continua ad essere celebrato come la "grande dame" dell'ospitalità di tutta la Costa Azzurra e, appena superato (nel 2020) il traguardo dei suoi 150 anni di storia, si accinge a riaprire le sue porte per una stagione estiva che non potrà che vivere uno dei suoi momenti più sfavillanti a luglio, in concomitanza con l'edizione n. 74 del Festival di Cannes. Il legame, anno dopo anno, tra le celebrities della kermesse cinematografica e questa elegantissima residenza sul Mediterraneo è collaudato da decenni.
Villa Sainte-Anne, living room
Ce lo ricorda il libro - pronto proprio per l'estate in arrivo - scritto "in presa diretta" da Alexandra Campbell con l'introduzione del carismatico ex editore di Vanity Fair, Graydon Carter. "A Timeless Legend on the French Riviera" - questo il titolo dell'opera - è pubblicato da Flammarion e, capitolo dopo capitolo, con una cura maniacale del dettaglio storiografico e un apparato iconografico ricco di ben 300 fotografie, molto delle quali inedite, racconta l'evoluzione e il fascino centenario di questo "Palace", la sua "vita" e i giorni trascorsi a Cap d'Antibes da Ernest Hemingway, F.Scott Fitzgerald, Monet, Picasso e il mondo di Hollywood sbarcato, anno dopo anno, proprio in questi giardini che conducono al mare. Il forte legame dell'hotel con la Croisette è ricordato e immortalato grazie al contributo di giornalisti e fotografi francesi, che offrono uno scorcio affascinante su un mondo appartato e dorato (camere a partire da 1.050 euro per notte a fine maggio).

 
Ristorante Louroc, 1 stella Michelin
L'altra novità 2021 del Du Cap è l'apertura (a giugno) di Villa Sainte-Anne, situata proprio di fronte all'hotel. Questa graziosa villa all'italiana affacciata sulla scintillante baia di Juan-les-Pins venne costruita dal fondatore dell'hotel, Antoine Sella, nel 1916. Due anni di restauri l'hanno riportata al suo antico splendore, arricchendola con tocchi di design contemporaneo negli interni. Combinando tra loro il lusso esclusivo di una casa privata e i servizi e le strutture insuperabili dell'Hôtel du Cap-Eden-Roc, Villa Sainte-Anne offre il meglio di entrambi i mondi: spaziosa e piena di luce, ha cinque camere da letto con bagno privato distribuite su quattro piani, oltre a un bellissimo soggiorno e alla sala da pranzo. Il design esalta la gioia di vivere. Opere d'arte selezionate e pezzi d'epoca danno vita a una tavolozza d'ambiente preziosa e vivace. Vince l'armonia. Può accogliere gruppi fino a 12 ospiti per una vacanza esclusiva.
 
E' la terza e più grande villa privata della proprietà: regala romantiche viste sul mare a cui si aggiungono i giardini privati con una piscina che si affaccia sulla baia, un centro benessere con sauna, bagno turco e palestra, autista e auto a disposizione 5 ore al giorno, trattamenti termali giornalieri gratuiti e l'uso di un classico delle gite nautiche, il leggendario "Aquariva Super" appositamente realizzato per il Du Cap. L'estate 2021 sarà anche l'occasione per incontrare il mondo del gusto del ristorante Louroc, fresco della sua prima stella Michelin, a meno di un anno dalla sua apertura. Supervisionato da Éric Fréchon - tre stelle Michelin a Le Bristol di Parigi - è il regno dell'executive chef Arnaud Poette, dello chef Sebastien Broda e della pasticcera Lilian Bonnefoi. I giardini dell'hotel ospiteranno sei opere monumentali dell'artista Manolo Valdés. E l'Eden-Roc Grill sarà la sede di un'esposizione fotografica di Paris Match. Sempre aspettando il grande cinema. Nove anni dopo il notevole "Holy Motors", presentato in Concorso, Leos Carax porterà a Cannes il suo nuovo (sesto) lungometraggio, "Annette", chiamato ad aprire il Festival martedì 6 luglio subito dopo la cerimonia di inaugurazione al Grand Théâtre Lumière del Palais des Festivals. Prodotto da Charles Gillibert, è basato su un'idea originale di Sparks. Marion Cotillard, Adam Driver e Simon Helberg ne sono gli interpreti principali.
  

                                                                                                           a cura di Daniele Vaninetti