Pisa, rinascono i Cantieri Navali Leopard. I progetti

I Cantieri Navali Leopard segnano la grande storia della nautica italiana
La nautica italiana festeggia: nella loro storica sede di Pisa tornano a vivere i Cantieri Navali Leopard. Al timone della "rinascita" arriva una squadra di imprenditori italiani di grande esperienza e da sempre attivi nel settore. L’obiettivo è coniugare l’eredità di un marchio storico, già leader nel panorama nautico, con la visione e l‘entusiasmo della nuova proprietà.

I rinati Cantieri Navali Leopard baseranno la loro nuova identità sul notevole bagaglio di conoscenze tecniche e commerciali nel mondo dei superyacht, sullo spirito imprenditoriale dei professionisti alla testa del progetto e sulla posizione strategica dello storico cantiere, a Pisa: una sede produttiva di 5000 mq coperti e 7.500 mq di piazzali dotati di travel lift e darsena privata per costruire e commercializzare imbarcazioni e navi da diporto fino a 55 metri. Un importante punto di forza del nuovo progetto è proprio il coinvolgimento di professionisti e imprenditori italiani del settore legati da una profonda stima lavorativa e personale e accomunati dalla consapevolezza di dover rilanciare sul mercato un marchio di grande valore e dal passato glorioso, con un bagaglio di competenze tecniche e di know how in ambito di costruzione, engineering e design navale. Il cantiere toscano si ispira - innovandolo - a quello che fu lo storico cantiere Picchiotti e Figli, fondato nel 1907 e successivamente ribattezzato, nel 1935, con il marchio Cantiere Navale Arno.

Leopard 46 m.
Distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, fu completamente ricostruito dalla famiglia Picchiotti nel dopoguerra e utilizzato per costruire 3 dragamine su commissione degli americani, fino a che, all’inizio degli anni Settanta, si diede il via alla produzione di imbarcazioni da diporto. In questo cantiere, nel 1973, fu varato il primo Leopard al quale ne seguirono molti altri, che andarono a formare la numerosa flotta di imbarcazioni fino a 46 metri che naviga ancora oggi in tutti i mari del mondo. Michele Parini, presidente del cda, spiega: "Cantieri Navali Leopard nascono dall’idea della molteplicità di azione per una nautica che deve essere a 360 gradi. Come cantiere, se realizzo un’imbarcazione devo anche possedere i mezzi, le strutture e l’efficienza operativa per poterla seguire nel corso di tutto il suo ciclo di vita. La sede produttiva polivalente di Cantieri Navali Leopard, che fa anche rimessaggio e refit oltre all’ordinaria assistenza, mi permette di garantire al cliente una soddisfazione globale".


Michele Parini (Photo Lindekin/Parini)
Parini aggiunge: "Al giorno d’oggi, inoltre, un cantiere non ha la necessità di focalizzarsi su un unico progetto, ma può ampliare il suo raggio di azione su differenti fronti. Per questo i Cantieri Navali Leopard si svilupperano, da una parte, valorizzando un brand storico e il suo marchio di fabbrica delle navi da diporto e, dall’altra, proponendo al mercato una linea nuova, che utilizzi parametri concettuali e costruttivi innovativi". La struttura produttiva degli storici cantieri sorge a Pisa, lungo il canale dei Navicelli, la sede originale dei Cantieri Arno e quella in cui nacque Leopard. Al suo interno, a oggi, sono già operative 15 persone al cui lavoro si aggiunge quello di maestranze specializzate legate a ditte esterne facenti parti della filiera produttiva dell’area pisana, rinomata in tutto il mondo per qualità e know-how. La nuova Società Cantieri Navali Leopard svilupperà 2 serie di imbarcazioni: la "collezione" Navi da Diporto, che, a sua volta, comprenderà due linee distinte, entrambe brandizzate Leopard (la History con imbarcazioni di alluminio da 28 a 38 metri, disegnate da Paolo Giordano, che saranno una vera e propria evoluzione di quelle che sono state le barche Leopard, e la Classic, navi dislocanti o semi plananti totalmente Custom di 45 e 55 metri che nasceranno dalla matita di un architetto di fama internazionale ancora top secret).


Leopard yachts 2011
La seconda proposta - Evolution by Leopard - comprenderà le imbarcazioni in vetroresina da 16 a 24 metri, che prevedono soluzioni originali e tecnologie innovative non ancora adottate fino ad oggi nella nautica. Il primo modello della serie Evolution, il 6.0, farà il suo debutto mondiale nell'autunno 2020 e nascerà e da un concept originale e grintoso. Si tratta di un’imbarcazione di 20 metri fuoritutto per 5 metri di larghezza e 6,5 m in altezza e sarà motorizzata con potenti fuoribordo. "Sicuramente è una novità a livello mondiale - afferma ancora Michele Parini -. Se pensiamo a una imbarcazione così imponente, di quasi 30 tonnellate, spinta da motori fuoribordo, possiamo subito comprendere l’entità innovativa del progetto, unico al mondo. Questo modello sarà poi l’apripista di un modello più grande, di 75/80 piedi". Accanto alla versione fuoribordo di propulsione, lo scafo avrà, poi, la possibilità di avere altre due tipologie di motorizzazione: IPS e linea d’asse. Tutte le soluzioni non andranno a modificare il layout della zona dedicata agli ospiti che rimarrà invariata: tre cabine molto spaziose con altezze a cielino di 2,15 metri, un grande salone e aree esterne estremamente godibili a partire dal flybridge. "Una vera e propria piazza d’armi", conclude Parini.