Cinema alla Maddalena, la storia dell'ultimo "pizzaiolo"

L'ultimo pizzaiolo
Fortezza I Colmi, Isola di La Maddalena, Sardegna: la dodicesima edizione del festival "La valigia dell'attore" (27 luglio - 1 agosto 2020, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria), dedicato alla figura e all'arte di Gian Maria Volonté e diretto dalla figlia Giovanna Gravina Volontè con Fabio Canu, si apre lunedì 27 nel segno della nostalgia e anche della denuncia culturale.
Il giornalista e regista Sergio Naitza
Santo Acciaro, Pino Boi e l'autore introducono la proiezione del documentario "L’ultimo pizzaiolo", regia di Sergio Naitza con Pino Boi, Luciano Cancedda, Dante Cadoni, Mario Piras. 
A seguire Salvatore Manca, Bruno Petretto, Giovanni Salis, Daniela Tamponi, Matilda Deidda e Alessandro Pala Griesche presenteranno "The man of Trees" liberamente ispirato al racconto di Jean Giono "L’uomo che piantava gli alberi" (regia di Salvatore Manca con Bruno Petretto, Giovanni Salis, Daniela Tamponi, Matilda Deidda. Voce: Alessandro Pala Griesche). Piccolo capolavoro documentaristico, "L'ultimo pizzaiolo", attraverso la memoria storica, colma il vuoto di un certo modo di fare cinema, analizzando il mestiere di colui che manovrava le pizze dei film per le proiezioni in sala. Un cinema che non c’è più a causa della rivoluzione digitale che ha colpito i sistemi di registrazione e gli audiovisivi, all’interno di un cambiamento della società epocale lento e progressivo. Attraverso il recupero di alcuni testimoni del mestiere di quegli anni, tra operatori, proiezionisti e chi stava tutto il giorno in cabina ad accudire le macchine e ad assicurare la riuscita della proiezione, il film ricostruisce un immaginario fatto di oggetti, gesti, scritte, manifesti, schermi, sedie e poltroncine, proiettori, pellicole, documenti e cose rimandanti all’universo cinematografico vissuto dal pubblico fino a non molti anni fa.


Il "pizzaiolo" a cui rimanda il titolo è Pino Boi, cagliaritano da sempre vissuto in città, che racconta del suo straordinario percorso tra le sale del capoluogo sardo nel dopoguerra, oggi scomparse per lasciar spazio a supermercati e negozi di abbigliamento. Un vero e proprio viaggio nelle sale cinematografiche chiuse, abbandonate e decadenti della Sardegna per raccontare un pezzo di memoria collettiva dei sogni di celluloide e immortalare questi luoghi prima che vengano cancellati dal profilo urbano di città e paesi. Con i ricordi e gli aneddoti di tre anziani proiezionisti, mestiere soppresso dalla tecnologia, e dello storico distributore di “pizze”, le bobine dei film in pellicola. "L’ultimo pizzaiolo" è scritto e diretto da Naitza, la fotografia è di Luca Melis, montaggio e sound design di Davide Melis, musica di Arnaldo Pontis, cast: Pino Boi, Luciano Cancedda, Dante Cadoni, Mario Piras, suono di Roberto Cois, operatore di ripresa Maurizio Abis, assistente alla regia Valeria Masu, assistente di produzione: Emmanuel Cossu, assistente operatore: Nicola Murenu. Produzione: Karel film production e communication; con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, col contributo della Fondazione di Sardegna e la collaborazione di Società Umanitaria-Cineteca Sarda e Arion line in parternariato con Ficc, Anec, Cinema Greenwich, Cinema Odissea, Sardinia Film Festival, Europa Cultura.

Gian Maria Volonté in un dipinto di Tina Loiodice. Photo Ugo Buonamici
Il brano sui titoli di coda “Signora Illusione” (Cherubini-Fragna, 1939) è cantato da Lia Origonianno. 2019, durata: 52′ Trailer: https://vimeo.com. Naitza, giornalista professionista, critico cinematografico e documentarista, ha pubblicato monografie su Amedeo Nazzari, Pedro Almodòvar, Sergio Citti, Andrzej Zulawski, pubblicazioni sul Premio Solinas e sulla cartellonistica cinematografica. Per L’Unione Sarda (dove ha lavorato per 37 anni, come caposervizio Cultura e Spettacoli e critico cinematografico) ha inventato la collana multimediale "La biblioteca dell’identità" di cui ha curato le prime collane letterarie, in particolare la ripubblicazione di tutti i romanzi di Grazia Deledda. Ha curato il restauro del film muto La Grazia (1929), è stato ideatore e curatore di tre collane in VHS (25 titoli) e Dvd sul cinema e i registi della Sardegna (rispettivamente 10 e 12 titoli). Tiene corsi di alfabetizzazione cinematografica nelle scuole. Come documentarista ha firmato per la Rai la sceneggiatura e regia di "Per noi il cinema era Proibito", "I Piccoli Fratelli di Bindua", "Le nostre storie ci guardano" e "Dalla quercia alla palma – I 40 anni di Padre padrone" (presentato alla Festa del cinema di Roma 2017); sempre per la Rai, ha ideato e condotto varie trasmissioni di cinema e letteratura, tra cui le 60 puntate radiofoniche di "Schermi sardi". Per Karel ha diretto "L’insolito ignoto - Vita acrobatica di Tiberio Murgia" (Nastro d’argento 2013) e "L’isola di Medea" (premio Fellini al Tiburon Film Festival, evento speciale dell’Atene Film Festival 2017 e della serata Callas su Rai5).