Mondi di Cristallo Swarovski. La riapertura


I Mondi di Cristallo riaprono. E Wattens, tredici chilometri a Est di Innsbruck, dove questa saga mondiale è iniziata, torna a stupire il mondo. L'anniversario viene celebrato con l'attesissima riapertura al pubblico, dopo l'ampliamento, proprio degli Swarovski Kristallwelten a vent'anni esatti dalla loro inaugurazione. Oltre alla risistemazione del giardino attorno al Gigante, cinque nuove Camere delle Meraviglie sono state completamente ridisegnate e riallestite da artisti e designer di fama internazionale - tra cui Lee Bul e Studio Job - mentre un’area apposita è dedicata alla storia e alla tradizione di Swarovski (120 anni di storia proprio nel 2015). Anche lo Store è stato rinnovato.

Wattens è la casa dove incontrare la magia, dove farsi sorprendere ma anche dove sperimentare. La luce e i suoi riflessi, il buio e le sue ombre, lo spiazzante gioco di specchi: tutto questo e molto di più ti attende in questo meraviglioso allestimento, esempio di come un'azienda sappia presentare il suo lavoro, la sua ricerca e i suoi "gioielli" a tutti coloro che amano il bello. Ma nel Tirolo austriaco c'è spazio anche per divertirsi, ascoltare musica colta e non, degustare piatti e vini locali, trascorrere una giornata diversa con la propria famiglia. Come confermano le cifre: oltre 12 milioni di persone (600.000 ogni anno) hanno già potuto vivere in presa diretta lo spettacolo più autentico di una storia industriale che non teme di regalare al pubblico internazionale molti dei segreti delle sue lavorazioni. Non un semplice brand o un marchio come altri: semplicemente la ricerca della perfezione. E ora che i lavori di ampliamento hanno permesso di raddoppiare le varie superfici espositive da 3,5 a 7,5 ettari, per un investimento complessivo di 34 milioni di euro, non c'è che da aspettarsi un'ulteriore impennata di questi numeri. 

Non solo il paesaggio attorno al Gigante si è trasformato, anche le Camere delle Meraviglie brillano di nuova luce. La lista degli autori che con le loro opere d’arte hanno messo in scena ciascuno una "camera" sembra il Who’s Who dell’arte e del design contemporanei. Tra loro Tord Boontje, le cui creazioni per Swarovski già più volte in passato avevano fatto scalpore, l’artista sudcoreana Lee Bul, la coppia di designer britannici Fredrikson Stallard, anche loro partner di Swarovski da molti anni e, infine, gli eccentrici belgo-olandesi di Studio Job.

Tutti questi artisti infondono nelle ormai storiche Camere delle Meraviglie un soffio di modernità e di nuova vita, con installazioni fatte di esplosioni di colore e fantasia cristallina, di fiabeschi omaggi alla patria alpina del cristallo e delle sue inaspettate astrazioni. Inoltre, nello spazio "Timeless" il rinomato studio architettonico HG Merz, specializzato in allestimenti museali, presenta la storia dell’azienda seguendo un nuovo filo conduttore narrativo. Intanto lo Swarovski Kristallwelten Store è diventato un "ampio paesaggio" destinato agli acquisti la cui cupola e le cui colonne sono decorate da un suggestivo mosaico della ditta italiana Bisazza. È così che si reinventa l’incanto: giocando con l’inaspettato e con il mai visto prima nel vero senso del nome “Camera delle Meraviglie”, oggi come ieri. Con tocchi di interattività.

Impossibile descrivere tutte le novità degli allestimenti. Al centro dell'opera di Tpord Boontje, adesempio, si trova l’omonimo spettacolare albero di cristallo, il luccicante “Silent Light”, uno degli oggetti più fotografati in assoluto all’interno dei Mondi di Cristallo. I 150 mila brillanti Swarovski con cui Boontje realizza la "sua" Camera delle Meraviglie risvegliano immagini di un gelido, romantico, paesaggio invernale. In primavera e in estate, poi, questo mondo dai danzanti ghiaccioli di cristallo si trasfigura in un magico contrasto con la realtà all’esterno. La firma di Tord Boontje, nelle cui opere la natura ha sempre il ruolo da protagonista, è inconfondibile. Con Swarovski lo unisce una lunga collaborazione. Basti ricordare la realizzazione del celebre lampadario “Blossom” per lo Swarovski Crystal Palace, i gioielli per Atelier Swarovski e l’installazione “Winter Wonderland” esposta presso Swarovski Innsbruck dal 2006 al 2010.

Dietro "Eden" di Fredrikson Stallard c’è, invece, l’idea di un paesaggio che riporta ai più forti istinti primordiali dell’uomo: la foresta. Ma Eden non è un bosco qualunque: è un mondo arcaico e fantastico. All’ingresso una possente cascata, filmata nelle Alpi circostanti, si tuffa negli abissi da uno schermo, rispecchiandosi nelle pareti, e il rumore di sottofondo del fragore dell’acqua permea questa intera sezione espositiva. Al suo interno il visitatore segue un sentiero lungo un folto bosco di semplici aste di ottone, che nelle pareti a specchio sembrano arrivare fino all’orizzonte. Nel cuore di questa foresta tenebrosa il pubblico continua a incontrare misteriosi tesori nascosti sotto forma dei più grandi cristalli mai prodotti da Swarovski, che appaiono come fuochi fatui nell’oscurità o come strani uccelli esotici, rettili, fiori o frutti che rappresentano la poderosa forza della creazione e l’origine della vita.

Nell’area "Timeless" degli architetti di HG Merz, infine, si racconta la storia del cristallo in tutte le sue sfaccettature storiche. Una panoramica avvincente che va dalla fondazione dell’azienda fino ai magici momenti immortalati su palcoscenici, schermi e passerelle. Curiosità e momenti di glamour affiancati a nostalgia, storia e tecnologia. “Timeless” significa scoprire l’evoluzione dello spirito dei tempi dal 1895 a oggi e perdersi nell’ammirazione di oggetti che hanno fatto epoca. Lo stile Swarovski. Unico.

                                                                                    

                                                                            
                                                                               Daniele Vaninetti

Swarovski Kristallwelten
Kristallweltenstrasse 1
6112 Wattens · Austria
Tel. +43 5224 51080