Chopard, L.U.C Perpetual T






Le maison di livello elevato stanno orientando la propria produzione sempre più verso l'alta orologeria, con attenzione alla fusione fra il dettaglio estetico e la fine funzione meccanica.

È il caso della Chopard che ha da tempo creato il filone dei segnatempo L.U.C. e che sembra intenzionata a continuare ed anzi far brillare sempre più. 

Chopard ha dunque dato vita al Perpetual T, orologio che già a prima vista rende l'impressione di gran classe ma con un carico tecnico elevato.



Partiamo dall'analisi di quest'ultimo aspetto. Innanzi tutto è stato fatto un grande studio per razionalizzare al massimo la disposizione delle varie funzioni. Il Perpetual T è un segnatempo dalle molteplici funzioni, ed in questi casi il rischio di creare un quadrante confuso esiste sempre. Funzioni non disposte chiaramente o che si sovrappongono potrebbero svilire interamente le qualità del calibro. Nel caso in esame invece la maison è stata in grado di predisporre un quadrante dalle tante funzioni ma che si distingue per una chiarezza esemplare.

Ad ore 12, sotto la scritta L.U. Chopard, è stata posta la doppia finestrella della gran data, più sotto ancora la scritta Chronometer, a ricordare il certificato COSC che questo segnatempo ha ottenuto.


Il Perpetual T è mosso dal calibro L.U.C 02.15-L, 28,800 A/h, un calendario completo: ecco posizionato al 3 l'indicatore del mese nonché una seconda lancetta a triangolo bianco, atta ad indicare l'anno, se normale o bisesto. Ad ore 9 troviamo un compax dedicato all'indicazione del giorno della settimana ed anche in questo caso è stato posizionato un secondo indicatore a triangolo bianco con funzione di indicazione delle ore 12/24, quindi indicazione AM/PM.

Il calibro si avvale del sistema Quattro, con quattro bariletti a fornire l'energia necessaria e soprattutto una riserva di marcia da ben 9 giorni, il cui indicatore è stato posto sul retro, per non appesantire ulteriormente il quadrante.


Alle ore 6 troviamo i piccoli secondi, che in realtà svelano il vero cuore di questo orologio, vale a dire il tourbillon. Meccanismo che effettua un giro completo in un minuto (ed ecco la facilità di applicare l'indicatore dei piccoli secondi), è curato in maniera maniacale sotto l'aspetto della lucidatura a specchio del ponte tanto da riflettere la luce.

Il quadrante in sé merita una descrizione: in oro massiccio, è lavorato a mano con motivo guilloché, con raggi che partono dalla finestrella della gran data per irradiarsi su tutto lo spazio disponibile, incrociando i numeri romani delle ore, nonché i contatori che sono stati rifiniti in ardesia. 31 rubini racchiusi in castoni d'oro, platina perlata, ponti lavorati a Côte de Genève.

La cassa da 43 mm, in oro rosa 18 carati, racchiude un meccanismo le cui parti sono state tutte lavorate, levigate e lucidate a mano, tanto che l'orologio vanta il Punzone di Ginevra per l'elevatissima qualità delle finiture. 

Le considerazioni finali sono che Chopard ha ormai raggiunto un tale livello di competenza tecnica che questo segnatempo è prodotto completamente in-house, segno di grande qualità, oltre al fatto che non è destinato ad una edizione limitata, quindi la maison intende mantenere per molto tempo in Perpetual T al vertice della gamma L.U.C

Stefano Carazzali