Hotel Lago di Braies



È l'imponente facciata dell'Hotel Lago di Braies, a 1494 metri d'altitudine, a riflettersi nelle acque del lago antistante e proprio quest'effetto contribuisce a innalzare questa struttura storica, risalente alla fine dell'Ottocento, a rango della "Montagna incantata" di Thomas Mann. La sua costruzione, a partire dal 1897, si deve all'albergatore di Villa Bassa Eduard Hellensteiner, figlio della pioniera del turismo Emma Hellensteiner, coadiuvato dal famoso architetto d'alberghi Otto Schmid. La storia ha lasciato nell'edificio sufficienti tracce e, ancora oggi, facendo ingresso in questo "scrigno dell'ospitalità", nel cuore di un incantevole scenario alpino, sembra di tornare a quegli anni. Anche solo messa così, con una prima, superficiale, descrizione si capisce perché questa casa adagiata in riva all'acqua e incastonata tra il verde delle montagne si sia meritata il premio per l'Albergo storico 2013 dalla giuria della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni culturali dell'Alto Adige.

Dunque, l'Hotel Lago di Braies - ma sarebbe meglio anteporre al nome anche la dicitura "Grand Hotel" - è la struttura che meglio di tutte le altre, in questa piccola-grande Regione attorniata dalle Dolomiti, si merita il riconoscimento di albergo storico, cioè di una maison che, grazie agli sforzi e alla cura amorevole dell'uomo, ha saputo conservare le sue bellezze e preservare la sua identità in un microcosmo naturale - il Lago di Braies - tra i più affascinanti di tutto l'arco alpino. Ha ragione da vendere la Fondazione della Cassa di RIsparmio bolzanina quando ci ricorda, nella su recente pubblicazione, che questo albergo "può essere considerato come l'ultimo rappresentante dei Grand Hotel altoatesini della Belle Epoque ad aver mantenuto la sua destinazione originaria. L'aspetto imponente dell'edificio, affacciato sul lago dall'inconfondibile color verde smeraldo, e i dintorni boschivi con le cime montane sullo sfondo, ricordano un'armoniosa composizione dei tempi andati. Il maestoso edificio, realizzato in tre fasi, con i suoi frontoni traversi domina un complesso turistico una volta privato e composto anche dal capanno per le barche e dalla cappella posta sul lato meridionale della casa".

Vedere e vivere all'Hotel Lago di Braies è un'avventura sorprendente soprattutto per chi, insieme alla natura, ama anche l'arte. Nei suoi interni si trovano ambienti preziosi risalenti alle diverse fasi di costruzione, dalla prima del 1899 fino alle ultime ristrutturazioni avvenute solo pochi anni orsono. La sala da pranzo, disegnata e realizzata da Hugo Atzwanger negli anni Trenta, con i suoi spazi degradanti, le preziose decorazioni e le grandi vetrate panoramiche scorrevoli, è un esempio di come sia possibile coniugare il meglio dell'architettura d'interni d'epoca con il prestigio di un ambiente esclusivo eppure dall'atmosfera familiare e intima. Il clou architettonico è raggiunto nel Salone delle feste, annesso all'edificio centrale in occasione del primo ampliamento (1902-1903) con il suo soffitto decorato in pieno Jugendstil. Da segnalare la presenza di mobili storici, perfettamente conservati, un po' in tutto l'hotel: la maggioranza delle camere, ad esempio, è arredata con tavoli, sedie e comodini e comò risalenti a fine Ottocento e al Novecento delle avanguardie.

E' ancora la storia a farla da padrone qui a Braies. Nel 1897, quando il Grand Hotel prese le prime mosse su iniziativa dei coniugi Joseph Hellenstainer ed Emma Hausbacher della locanda "Zum Schwarzen Adler" di Villabassa, si capì subito che eravamo davanti ad una creazione lungimirante e di alto livello. Tanto che "Frau Emma", già una leggenda in quegli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento, venne insignita dall'imperatore Francesco Giuseppe con la Croce d'oro al merito per la sua opera lungimirante e il suo spirito pionieristico nel settore turistico. Gli attuali proprietari - discendenti della stessa famiglia di "Frau Emma" - conservano questo bene prezioso con lo stesso amore. Caroline Heiss e il marito Jens Kappel vigilano che nei saloni, nelle camere e negli spazi all'aperto tutto mantenga il ritmo incantato e la bellezza di questa avventura plurisecolare. D'altra parte basta poco per innamorarsi di questo hotel, dentro e fuori i suoi ambienti. Natura e cultura la fanno da padrone. Impossibile per gli escursionisti o per i vacanzieri del Trentino Alto Adige non imbattersi, prima o poi, in questo piccolo paradiso dell'hotellerie montana, un gioiello storico adagiato sull'acqua dai colori incredibili.                                                                                                                                                                                                            
                                                                                    Daniele Vaninetti
Hotel Lago di Braies
Albergo storico 2013
Frazione S.Vito 27
39030 Prags/Braies