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Torna il Regolatore Louis Erard x Chaykin. 178 pezzi
Dalla Maison del Cantone del Giura svizzero si osserva: "Ce l'avete chiesto e non abbiamo resistito! Una bocca, un occhio, due mani che non rispettano le regole. L'iconica collaborazione Louis Erard x Chaykin torna con il suo quadrante Regulator in una serie di 178 esemplari e una nuova colorazione: ghiera dei minuti blu, edizione da 42 mm e cinturino in pelle di rospo. Un connubio tra il nostro esclusivo quadrante verticale Regulator e quello WristMonster di Chaykin". Il regolatore meccanico a carica automatica presenta un ipnotico disco mono-quadrante per le ore a ore 12, una lancetta dentata girevole per i piccoli secondi a ore 6 e un "ribelle" quadrante centrale per i minuti. La corona? Firmata da Chaykin in persona, perché ogni Wrist Monster ha bisogno del marchio del suo creatore. "Solo 178 e basta. Una volta andati, andati per sempre". Ancora un'annotazione da Louis Erard: "Due anni fa, abbiamo collaborato con Konstantin Chaykin per scatenare la nostra prima bestia. Un mostro monocolo uscito direttamente dalle leggende slave: metà mito, metà burlone, pura follia. L'avete soprannominato 'Divoratore di Tempo'. Vi fissava. Rendeva divertente ogni secondo che contava. È andato esaurito in un batter d'occhio. Oggi torna, più affamato che mai". Spiega meglio Manuel Emch, patron della Manifattura: "Questa volta è stato Konstantin a chiamare, ovviamente con un sorriso! Ha detto: 'Costruire orologi insieme è divertente, ma non sarebbe ancora meglio se riuscissi a venderne un po'?'. Un classico Chaykin: un po' marachella, un po' genio... ma con quella chiamata... quel sorriso... c'era qualcosa di più... un invito a 'restare sintonizzati!' Quindi, due anni dopo il Ciclope originale, in parte mito slavo, in parte burlone orologiero, torniamo con un nuovo sequel". Louis Erard si presenta con un obbiettivo dichiarato: "Vogliamo sconvolgere lo status quo, rendendo accessibile l'artigianato. I nostri orologi d'arte sfidano la tradizione con un tocco contemporaneo, plasmati da artigiani che superano i confini. Dal 1929, l'indipendenza ha alimentato questo 'fuoco', ispirati dallo spirito del Giura svizzero e basati sugli iconici regolatori e orologi meccanici. Sotto la guida di Manuel Emch, Louis Erard privilegia l'innovazione rispetto alla conformità e l'eccellenza duratura rispetto alla rapida crescita, tracciando una nuova strada nell'orologeria. Collaborando con visionari come Alain Silberstein, Vianney Halter e Konstantin Chaykin, il marchio trascende i confini artistici, cogliendo e giocando con nuovi codici per progettare creazioni che sconvolgono l'essenza stessa del tempo. Svizzeri e indipendenti, crediamo nella libertà di creare senza confini, di perseguire sogni e passioni. Reinventiamo i fondamenti, giocando con i codici attraverso la nostra cultura del design senza limiti. Trasfiguriamo il tempo, gli orologi, rimodellandone il linguaggio. Sfidiamo il tempo, riscrivendone le regole, e lo status quo, osando sognare oltre i limiti, creando orologi unici come le persone che li indossano".