Musica Insieme | I Concerti 2022-23 di Bologna. Le star

A fine settembre Bologna, città dai mille suoni e terra di grandi artisti delle Sette note, archivierà il suo primo Festival dedicato a Ottorino Respighi ma subito dopo la programmazione al Teatro Auditorium Manzoni ripartirà con slancio grazie a Musica Insieme ed ai suoi "appuntamenti del lunedì" (salvo qualche eccezione): sedici date, da ottobre 2022 a maggio 2023, segnate dall'arrivo di virtuosi e solisti di fama internazionale ma anche di nuovi talenti con una serie di gradite sorprese. I Concerti arrivano alla trentaseiesima edizione. "Veniamo subito trasportati in una dimensione magica, di evasione e di sogno, dalla prima nota del primo concerto, che vedrà il pianista Daniil Trifonov inaugurare la Stagione con il ritorno all’infanzia dell’Album per la gioventù di Čajkovskij, all’ultima nota del concerto finale, che ci trasporterà con la trombettista norvegese Tine Thing Helseth nella terra promessa di Youkali, 'isola dei desideri' e rifugio sognato da Kurt Weill prima di rifugiarsi  realmente negli Stati Uniti con il dilagare dell’incubo nazista", annunciano gli organizzatori.
Daniil Trifonov (Ph. Deutsche Grammophon)
Fondazione Musica Insieme non ha dubbi: "Sarà stata la gabbia della pandemia, che ha risvegliato in noi oltre a tanto dolore e a nuove paure altrettante energie creative e di rinascita, ma se l’arte rappresenta in qualche modo un’istantanea della società e del mondo in cui viviamo, allora I Concerti 2022/23 ci rendono un’immagine piena di speranze, di sogni e di magia". L'apertura del 19 ottobre è anche l'incontro con l'artre esecutiva su uno dei più sbalorditivi pianisti under 35 dei nostri tempi, Daniil Trifonov, premiato in un solo anno al Concorso "Rubinstein" di Tel Aviv e al "Čajkovskij" di Mosca, che come sempre estrae dal suo sterminato repertorio una scelta raffinata, che attraversa le Fantasie di Mozart e Schumann per arrivare allo Skrjabin della Quinta Sonata, visionaria e inneggiante a mistiche "forze misteriose". E Skrjabin, di cui nel 2022 ricorre il 150° della nascita, aprirà anche il recital di un’altra stella del concertismo - Beatrice Rana - attesa sul palco il 21 novembre per trasmetterci dal vivo quelle vibrazioni che nel 2021 abbiamo percepito, con gratitudine e consolazione, attraverso lo schermo di televisioni e computer di casa. La pianista salentina incentrerà il suo programma su due sonate-capolavoro, la Seconda di Chopin, la cui Marcia funebre è fra i brani più conosciuti della storia della musica, e la Hammerklavier op. 106 di Beethoven. E proprio la sonata è un altro importante filo conduttore del programma 2022-2023: la forma più rappresentativa della musica da camera, con la quale i compositori si sono cimentati nei secoli, e al cui nome si associano generalmente due strumenti fra tutti, il pianoforte, appunto, e il violino.

Joshua Bell © Béranger Tillard / Pasco & co
Così il 24 ottobre, a interrogarsi sull’evoluzione della sonata, sarà un altro pezzo da novanta dell'esecuzione, Joshua Bell, fra i più blasonati violinisti al mondo, vincitore di quattro Grammy Awards e unico direttore musicale dell’Academy of St. Martin-in-the-Fields dopo il fondatore Sir Marriner. Insieme a Peter Dugan partirà dalle "fondamenta" di Beethoven per arrivare a Schumann e alla modernità di Debussy. Un altro sguardo sul violino, sulla sonata e sulla fantasia lo offriranno il 14 novembre Francesca Dego, fra le più brillanti eredi della grande scuola d’archi di Salvatore Accardo, e Alessandro Taverna - al suo debutto per Musica Insieme - che vanta collaborazioni con Maazel, Chailly, Harding, Mariotti. Per loro, tre unicum nella storia dei loro autori: le sole sonate mai composte da Richard Strauss e da César Franck (ancora un anniversario 2022 da ricordare) e un’altra Fantasia, quella di Schoenberg. Il 12 dicembre toccherà, poi, all’Accademia Bizantina condurci, con il virtuosismo di Alessandro Tampieri e la direzione, sempre filologicamente rigorosissima, di Ottavio Dantone, alle radici del concerto grosso, grazie all’"Orfeo del violino" Arcangelo Corelli, che ha proiettato il suo strumento (e l’Italia) all’avanguardia della musica strumentale fra Sei e Settecento. Ad aprire il nuovo anno, il 9 gennaio, raccoglierà il testimone di questa staffetta un’altra star come Gil Shaham, più volte nominato "Artista dell’anno" in America e ideale Cicerone di questo viaggio, in quanto interprete di riferimento per Bach, ma anche paladino dei Concerti per violino del Novecento.

La violoncellista Ludovica Rana
A chiudere la carrellata di grandi violinisti e di grandi sonate sarà il 6 marzo Leonidas Kavakos, il cui impegno, sancito da riconoscimenti come i Gramophone Awards, si esprime anche in una preziosa attività didattica. Spazio anche a uno dei più interessanti pianisti italiani, Enrico Pace, alle prese con un "viaggio musicale" che parte dalla Prima Sonata di Beethoven per catapultarci nel Novecento di Bartók e Ravel, dove violino e pianoforte si fronteggiano come Titani, ora alleati, ora irriducibili avversari. Il 16 gennaio, l’archetto passerà ai Violoncelli di Santa Cecilia, che debuttano in Stagione con Kian Soltani, talento poco più che trentenne di origini iraniane, già Primo violoncello della West-Eastern Divan Orchestra di Daniel Barenboim, compagine simbolo del dialogo fra i popoli. Non a caso, il loro programma si articolerà fra lo "Spirito europeo", da Vivaldi a Sollima, e le "Evasioni sudamericane" di Gardel, Villa-Lobos e Piazzolla. E il 3 aprile tornerà a Bologna, dove Musica Insieme l’ha presentato per la prima volta, il violoncellista Pablo Ferrández, premiato al massimo concorso per il suo strumento, il "Čajkovskij" di Mosca, in un concerto che rinsalderà i già proficui rapporti con la Filarmonica Arturo Toscanini, ospite regolare di Musica Insieme (l’ultima volta nel 2017 con un indimenticabile Krystian Zimerman) e confermerà anche la promozione delle nuove musiche e dei nuovi autori, con una prima assoluta, Città nascoste, commissionata a Fabio Massimo Capogrosso. Gli archi, questa volta in ensemble, animeranno due serate speciali: il 27 febbraio, il sestetto di violini, viole e violoncelli composto fra gli altri da Viviane Hagner, Karolina Herrera ed Eckart Runge coinvolgerà i mimi tedeschi Bodecker & Neander in una nuova "visione" della Notte trasfigurata di Schoenberg, che racconterà l’amore senza parole, ma con l’incanto delle note e dei gesti.

Teatro Auditorium Manzoni di Bologna
L’8 maggio, nel primo di una serie di incontri in cartellone denominati "Musica Insieme a…", Luigi Piovano guiderà una formazione composta, tra gli altri, da Grazia Raimondi, Francesco Fiore e Ludovica Rana, nel "Souvenir de Florence" di Čajkovskij, immersione in un’Italia idealizzata, simbolo per l’autore del ricordo dei giorni felici che vi aveva trascorso. Altri due grandi interpreti suoneranno per la prima volta a Bologna grazie a Musica Insieme. Si tratta di due strumentisti a fiato oggi fra i più acclamati al mondo: il 13  febbraio Andreas Ottensamer, Primo clarinetto dei Berliner Philharmoniker, e a fine Stagione, domenica 21 maggio, la trombettista Tine Thing Helseth, entrambi impegnati in programmi caleidoscopici (nel caso della Helseth sarà anche la prima volta in assoluto di un duo di tromba e piano nella storia della rassegna). Infine ancora due importanti debutti con i pianisti Saleem Ashkar, che il 27 marzo affronterà partiture di "classici" insieme a giovani autori tunisini  e israeliani, senza dimenticare le sonate di Beethoven di cui ha inciso l’integrale per Decca, e Vadym Kholodenko (19 aprile) e il sguardo personalissimo sulla sonata, con Prokof’ev e Schubert. Come se non bastasse, nel cuore del cartellone, ecco un concerto imperdibile il 20 febbraio con un quartetto d’archi dalla carriera trentennale come il Jerusalem Quartet e il ritorno dopo quasi 35 anni di una brillante "signora" del pianoforte: Elisabeth Leonskaja. Inediti i nuovi prezzi speciali che saranno applicati agli under 35 per l’acquisto di biglietti e abbonamenti. "Perché la musica deve far sognare tutti".


Musica Insieme I Concerti 2022 | 2023

Bologna

XXXVI edizione

Teatro Auditorium Manzoni

19 ottobre 2022 / 21 maggio 2023 

N.B. In data 17 ottobre 2022 Musica Insieme ha comunicato che "a causa di una sovrapposizione di date causata da un grave errore del management di Daniil Trifonov, Musica Insieme si trova costretta suo malgrado a rimandare a Mercoledì 14 giugno 2023 (ore 20.30 al Teatro Auditorium Manzoni) il concerto già previsto in data 19 ottobre 2022. Abbiamo esaudito la richiesta del M° Trifonov di spostare il concerto per non penalizzare il nostro affezionato pubblico di abbonati e appassionati, ma siamo estremamente dispiaciuti per questo spiacevole inconveniente che nuoce all’immagine e all’operato di Musica Insieme, da sempre basato  su principii di trasparenza e correttezza. Per questo ci scusiamo e ci auguriamo di poter ascoltare uno splendido recital, il 14 giugno 2023, insieme a tutti gli abbonati ed agli amanti della grande musica. I biglietti per la nuova data sono in vendita dal 17 ottobre 2022. Gli abbonamenti già acquistati resteranno validi anche per la nuova data".