Mario Giacomelli, una retrospettiva. Rocca di Lonato

Un’importante retrospettiva dedicata ad un lascito fotografico di Mario Giacomelli (Senigallia 1925 - 2000), uno dei maggiori interpreti della fotografia italiana del Novecento, è aperta sino a domenica 29 ottobre 2023 nella suggestiva cornice della Sala del Capitano nella Rocca visconteo veneta di Lonato del Garda, all’interno del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como. L'esposizione è promossa dall’amministrazione comunale del borgo lacustre in collaborazione con la Fondazione. Davvero in pochi hanno piena consapevolezza del grande tesoro che si cela nelle stanze della Biblioteca civica di Lonato del Garda: si tratta di 101 fotografie di Giacomelli, appartenenti al Comune. Nel 1985, al termine di una mostra ospitata nel Palazzo Municipale del paese, l'artista donò alla comunità locale tutte le fotografie da egli stesso selezionate per quella rassegna.
Al fine di valorizzare questo patrimonio, e con il coordinamento dell’assessorato alla Cultura guidato da Mariangela Musci, un gruppo di lavoro ha coinvolto la Fondazione e organizzando la mostra, intitolata "Mario Giacomelli, una retrospettiva. La Raccolta di Lonato del Garda" curata da Filippo Maggia - che ne cura il catalogo edito da Skira -  con la collaborazione dell’Archivio Mario Giacomelli. Nella Sala del Capitano sono esposte 81 delle 101 fotografie di proprietà del Comune, rappresentative di diverse fra le celebri serie che hanno reso famosa la produzione del fotografo, come quella dei seminaristi, dei paesaggi immortalati da alta quota, di Scanno. Scrive Filippo Maggia in catalogo: "Di questa raccolta alcune opere fungono da esempi compiuti dello stile unico che contraddistingue ancora oggi la fotografia di Giacomelli: il taglio plastico e la composizione pittorica dell’immagine 'La fotomodella' del 1955; il bianco e nero abbacinante, quasi fluorescente emanato dalla celebre fotografia del bambino di Scanno, frutto di un’attesa lunga e ragionata; i giovani seminaristi ripresi dall’alto che paiono sospesi nel vuoto, su di un pavimento di cui Giacomelli ha cancellato quasi ogni traccia scolpendo il nero dei soggetti sullo sfondo bianco; il volto di una donna anziana che affiora alla base di un’immagine dove danzano figure scure, realizzata con due negativi, una fotografia inventata per rappresentare 'il volto della morte'; il bambino leggermente sfocato che guarda la macchina fotografica tenendo a fuoco la ragazzina dietro di lui, obbligando così lo spettatore a passare da un piano prospettico a un altro; un volto femminile celestiale, con ombre accennate di gabbiani che lo accompagnano in un volo poetico, onirico, dalla serie su 'Caroline Branson da Spoon River'; le immagini contrastate e severe della serie 'Presa di coscienza sulla natura' degli anni 1976-1984, rigorose metafore del rapporto puro e primitivo che Giacomelli auspica tra uomo e natura. Una raccolta preziosa quella del Comune di Lonato del Garda, un dono di inestimabile valore lasciato da un fotografo unico e, ancora oggi, irripetibile".

Casa Museo di Ugo Da Como - Biblioteca, ©Fotostudio Rapuzzi
Per la direttrice dell’Archivio Mario Giacomelli, Katiuscia Biondi, "lui è grande per aver creato un nuovo e straordinario linguaggio fotografico, fatto di un bianco e nero altamente contrastato, sorprendentemente forte per un’epoca in cui la fotografia si esprimeva in educati toni di grigio. Un linguaggio così inedito da far nascere interrogativi tecnici ed esistenziali, e da essere - da principio - considerato 'zeppo di errori'. Ma quegli errori ben presto apparvero alla critica come conturbanti rivelazioni di 'pezzi di reale', un reale vero come mai prima, nonostante il Neorealismo di quegli anni". La mostra, concepita quale tappa a Lonato del Garda dell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale Italiana della Cultura, mira anche a far conoscere al largo pubblico di turisti ed appassionati d’arte e storia questa incantevole località, fra le più affascinanti dell’entroterra del Lago di Garda, e il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, con la sua Rocca (monumento nazionale), la Casa Museo (con oltre 20 ambienti interamente arredati) e la Biblioteca storica, una delle più importanti in Italia tra quelle private. Contributo della Fondazione Cariplo.

Didascalie delle immagini delle opere, dall'alto in basso:

Copertina - Mario Giacomelli Dalla Serie "Io non ho mani che mi accarezzino il volto", 1961-1963 © Archivio Mario Giacomelli
- Mario Giacomelli Il bambino di Scanno, 1957-1959. Stampa su carta alla gelatina ai Sali d’argento. Dalla Raccolta fotografica di Mario Giacomelli di proprietà del Comune di Lonato del Garda (inv. n. 4421) ©Archivio Mario Giacomelli

Per informazioni e prenotazioni
Via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia)
Tel. 0309130060
www.fondazioneugodacomo.it

La Rocca di Lonato del Garda (Photo Mauro Pezzotta)