Castello di Grafenegg, dove natura e suoni si incontrano: "Corni squillanti su prati rigogliosi? Fruscio di foglie accompagnato da rulli di timpani? Violini che cantano al tramonto? Tutto questo può essere sperimentato solo qui. Da due decenni le ricche sonorità dell'orchestra sinfonica si armonizzano in modo unico con la vivacità della natura. La musica permea ogni fibra, i suoni ricoprono il parco come una patina sottile. In alto, il più bel cielo stellato si estende sulla sala concerti naturale, che tra giugno e settembre si anima di una vita rigogliosa".
Così si alza un'altra volta il sipario su uno dei Festival musicali più interessanti d'Europa. Siamo in Bassa Austria, a nemmeno 70 chilometri da Vienna, nel "regno" del pianista (e direttore artistico della rassegna) Rudolf Buchbinder, interprete beethoveniano acclamato in tutto mondo.
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Rudolf Buchbinder © Marco Borggreve |
Anche nel 2025, Grafenegg presenta un festival estivo - giunto alla sua diciannovesima edizione - di prim'ordine, secondo la cadenza dei vari weekend compresi tra il 14 agosto e il 7 settembre e momento clou della programmazione anche in altri ambiti e periodi. Tutto ospitato nella "Torre delle Nuvole", l'avveniristica sala da concerti costruita nelle vicinanze del maniero e ancora oggi richiamo per il pubblico di melomani e appassionati delle Sette Note che si incontra "dentro" questa avanguardistica costruzione immersa nel parco che la circonda. A tutti gli effetti, è questo il vero il palcoscenico per le grandi orchestre impegnate neil'esecuzione dei programmi del ricco repertorio della storia della musica che viene presentato di anno in anno. L'apertura del festival (giovedì 14 agosto) celebra il Doppio Concerto di Poulenc, eseguito dalle sorelle Katia e Marielle Labèque (una delle coppie pianistiche più famose del concertismo internazionale) e la monumentale "Sinfonia delle Alpi" di Richard Strauss. Alle orchestre residenti, poi, si affiancheranno, via via, quelle ospiti: la Royal Philharmonic Orchestra, la Gewandhaus Orchestra, l'Orchestre Philharmonique de Radio France e la Filarmonica di Vienna. Finale con un momento eccezionale: la "reunion" di Zubin Mehta con la Tonkünstler Orchestra dopo oltre 60 anni. I Summer Sounds, intanto, abbracciano uno spettro musicale che spazia dalle principali opere sinfoniche al jazz e alle sonorità dell'operetta. Compositore in residenza 2025 è l'argentino-spagnolo Fabián Panisello. Il Castello di Grafenegg è sopravvissuto lungo i secoli in varie forme e dà il nome a questo piccolo e accogliente villaggio austriaco. Il primo insediamento risalirebbe a circa 700 anni fa. Ulrich von Grafeneck (1420 -1487 circa) rilevò la proprietà e diede il nome al palazzo che nel corso del tempo subì numerosi ampliamenti.
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Il castello |
L'architettura attuale, con le sue quattro ali e le imponenti torri, prese forma solo all'inizio del XVII secolo. Il periodo di massimo splendore iniziò nel XIX secolo, quando il conte August von Breuner-Enckevoirt (1796 - 1877) commissionò al rinomato architetto viennese Leopold Ernst la costruzione di un edificio e di un parco sul modello dei castelli inglesi. Le parti più importanti del palazzo sono la Sala dei Cavalieri e la Cappella. Quest'ultima, con la sua pittura colorata e l'intreccio di elementi gotici e neogotici, è particolarmente degna di nota. Incarna l'apice della metamorfosi neogotica di Grafenegg e oggi si presenta in un sincretismo stilistico tardo-romantico a tratti audace. Nel cortile interno, durante i mesi estivi, vengono eseguiti i Preludi, una sorta di introduzione al concerto serale nell'ipermoderna "Torre delle Nuvole". Buchbinder, anima della manifestazione musicale, è membro onorario della Filarmonica di Vienna, della Società degli Amici della Musica di Vienna, della Konzerthaus-Gesellschaft Wien, della Wiener Symphoniker e della Israel Philharmonic Orchestra. È stato il primo solista a ricevere la Medaglia d'Oro d'Onore dall'Orchestra di Stato di Dresda. Attribuisce grande importanza alla ricerca delle fonti. La sua collezione musicale privata comprende 39 edizioni complete delle sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven oltre a un vasto archivio di prime edizioni, originali e copie delle parti autografe di entrambi i concerti per pianoforte di Johannes Brahms. Ha pubblicato un'autobiografia intitolata "Da Capo" e il saggio "Il mio Beethoven - La vita con il Maestro". La sua ultima fatica letteraria, "L'ultimo valzer", è stata pubblicata in concomitanza con l'uscita della prima delle Nuove Variazioni Diabelli nel marzo 2020 e racconta 33 storie su Beethoven, Diabelli e il pianoforte.
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Musica nella "Torre delle Nuvole" |
www.grafennegg.com
Photo Festival Grafenegg