27 agosto 2025

"Beverly Pepper. Space Outside" | CUBO Bologna

A partire da giovedì 16 ottobre 2025, CUBO - il museo d’impresa del Gruppo Unipol - accoglie nelle due sedi di Bologna la mostra "Beverly Pepper. Space Outside", un approfondimento su una delle più importanti figure della scultura contemporanea attraverso quaranta lavori tra sculture, bozzetti, disegni, acquerelli, sketchbook e uno straordinario corredo iconografico costituito da foto e video. Aperta al pubblico fino a sabato 24 gennaio 2026, l’esposizione, curata da Ilaria Bignotti e Marco Tonelli, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Progetti Beverly Pepper di Todi. Con un corpus di opere che va dal 1965 al 2018, la mostra si discosta dalla tradizionale retrospettiva per concentrarsi, invece, su tematiche più che mai attuali come la relazione tra arte, ambiente, memoria e comunità, centrali nel lavoro dell’artista.
Beverly Pepper, Steel Waterfall, 1970, acciaio inox lucido, 65x58x64
Fulcro narrativo del percorso espositivo sono due opere monumentali, parte del patrimonio artistico del Gruppo Unipol: le sculture Prisms (1967-1968, acciaio inox lucido, 197x110x75 cm) e Virgo Rectangle Twist (1967, acciaio inox lucido, 241x135x69 cm) esposte, rispettivamente, nelle sedi di Porta Europa e Torre Unipol. Le due opere hanno segnato il punto di svolta nel linguaggio di Pepper: l’artista inizia a ragionare sull’opera pubblica come principio e motore di inclusione, coinvolgimento, condivisione, luogo di esperienza. A ciascuna delle due opere sono associati, in mostra, disegni di progetti ambientali e disegni progettuali delle medesime sculture, "a dimostrazione - scrive Ilaria Bignotti nel suo testo in catalogo - di quel continuo fluire di scala e di pensiero che la scultrice sapeva tradurre in opere plastiche e in grandi interventi". È negli anni in cui realizza Prisms e Virgo che l’artista sviluppa la sua ricerca sul concetto di land art, di anti-monumento, come luogo laico di memoria collettiva e non di celebrazione retorica di un eroe, fino alla definizione di una vera e propria Connective Art, un’arte, cioè, che si fa "ambiente" ed "esperienza", capace di accogliere, proteggere e far riconnettere l’essere umano al tempo e allo spazio condivisi. In tempi segnati dall’incertezza e dall’alienazione, l’opera di Pepper resta, così, di sorprendente attualità: insegna che l’arte, quando è davvero pubblica, non è mai solo un oggetto, ma un’esperienza in cui riconoscersi e ritrovarsi.

Come quella offerta dall’Amphisculpture, il teatro donato a L’Aquila nel 2018, ideato in seguito al terremoto del 2009, di cui la mostra bolognese espone la maquette. Questa, come ogni opera di Pepper, è querencia, ovvero, letteralmente, "il luogo nell’arena dove il toro va per sentirsi al sicuro dal matador" e, in senso lato, quello spazio che dà sicurezza e rifugio, invitando alla riflessione e alla consapevolezza. Il progetto si arricchisce poi di un ampio apparato iconografico che diventa opera a sé stante: un caleidoscopio di vedute e visioni di Pepper al lavoro, ora ritratta coi capelli corti in fonderia, dove per imparare le tecniche della fusione accettò di farsi chiamare George, ora icona e musa della sua stessa scultura, davanti alla quale si fa ritrarre. L’esposizione bolognese ripercorre le tappe in cui la scultura dell’artista americana ma italiana d’adozione - vivrà a Todi dal 1972 e fino alla fine, nel 2020 -, si è fatta paesaggio, architettura e, soprattutto, emozione collettiva. Un viaggio attraverso forme, materiali e idee che continuano a dialogare con le sfide del presente, invitandoci a riscoprire il senso di appartenenza e la connessione tra esseri umani, natura e ambiente urbano. La mostra è accompagnata da un catalogo con i testi dei curatori Ilaria Bignotti e Marco Tonelli, e di Arianna Bettarelli, responsabile dell’archivio per la Fondazione Progetti Beverly Pepper. Per approfondire il percorso artistico e la poetica di Beverly Pepper, CUBO promuove una giornata di studio in programma il 27 novembre 2025. L’incontro vedrà la partecipazione di Andrea Pinotti, Loris Cecchini, Marco Tonelli e Arianna Bettarelli, con la moderazione di Ilaria Bignotti. 

Copertina - Beverly Pepper con l’opera Virgo Rectangle Twist, 1968-1969, Appia Antica, Roma , Courtesy Fondazione Progetti Beverly Pepper

Sopra - Beverly Pepper, Spazio Teatro Celle studio (Gori), 1987-1992, acquerello e carboncino e penna su carta, 36x50cm Courtesy @Fondazione Progetti Beverly Pepper

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Beverly Pepper. Space Outside
A cura di Ilaria Bignotti e Marco Tonelli
In collaborazione con Fondazione Progetti Beverly Pepper
16 ottobre 2025 - 24 gennaio 2026
Opening mercoledì 15 ottobre, ore 18:00, CUBO, in Torre Unipol e Porta Europa
Sedi mostra Bologna, CUBO in Porta Europa - Piazza Sergio Vieira de Mello, 3/5, e CUBO in Torre Unipol - Via Larga, 8
Ingresso libero
Orari: lunedì 14 - 19. Martedì - Venerdì 9:30 - 20. Sabato 9:30 - 14:30. Domenica chiuso.
www.cubounipol.it
Catalogo realizzato da CUBO, con testi di Ilaria Bignotti, Marco Tonelli e Arianna Bettarelli