14 novembre 2025

PORTOFRANCO nell'ex dimora di Castelfranco Veneto

Dopo due anni di ricerca e di dialogo con artisti italiani e internazionali con l’obiettivo di dare vita a un ecosistema culturale multidisciplinare e partecipativo, da sabato 15 novembre 2025 apre negli spazi ritrovati di Palazzo Soranzo Novello, a Castelfranco Veneto (TV), la mostra PORTOFRANCO a cura di Rossella Farinotti, promossa e realizzata da NOT Titled YET in collaborazione con l'amministrazione comunale e con il contributo di Camera di Commercio di Treviso-Belluno. Ex dimora settecentesca e successivamente sede bancaria fino agli anni Duemila, il palazzo si offre al pubblico nella sua duplice natura: spazio sospeso tra memoria e reinvenzione, tra atmosfere barocche e suggestioni moderniste, tra saloni veneziani e ambienti plasmati dall’estetica degli anni Settanta. Questo gioco di riflessi e contrasti, tra antico e contemporaneo, costituisce il filo conduttore dell'esposizione, incarnato nel tema del doppio, che ritorna tanto nella storia architettonica quanto nelle opere esposte.
Il percorso si articola lungo gli ampi spazi di accesso e i tre piani della dimora e si accompagna a un public program che prevede talk, performance, laboratori, percorsi di accessibilità, residenze e collaborazioni con realtà artigiane ed eccellenze locali. Attraverso le opere di 23 artisti - alcune appositamente concepite per l’occasione - PORTOFRANCO restituisce al pubblico un luogo dalla storia stratificata, che dal Medioevo al 2017 (anno in cui la banca è fallita) ha custodito infinite vicende e identità, e che oggi si rigenera come laboratorio culturale in evoluzione, pronto ad accogliere il futuro Museo Civico di Castelfranco Veneto. "Partire dal luogo è il modo operativo necessario e dovuto per questa esperienza. - dice Rossella Farinotti, curatrice del progetto espositivo - Quando sono stata chiamata dal Comune per visitare gli spazi del Palazzo, abbandonato da dieci anni, è stato immediatamente naturale che il puzzle del percorso espositivo dovesse partire dai dettagli estetici, dai rimandi storici (non solo della storia antica del luogo, ma dalle storie che si sono incrociate tra queste mura) di narrazioni, di tracce, di memorie, di possibilità, di ritorni, di suggestioni. 'Suggestione' è uno dei concetti chiave per affrontare la mostra". Le opere costruiscono una narrazione corale, un’esperienza immersiva, che attraverso molteplici linguaggi - pittura, installazione, scultura, video, fotografia, performance - e una relazione diretta con il luogo, esplorano i temi della memoria, della trasformazione, del rapporto tra spazio intimo e collettivo, tra eredità storica e immaginazione futura.
  
Dai lavori di giovani emergenti ad autori internazionali dalla carriera consolidata, il progetto invita il pubblico a un’esperienza costantemente segnata dalla dualità, riflesso non solo nella storia e nelle stratificazioni del palazzo, ma anche nella visione unitaria del progetto curatoriale e nella lettura autonoma di ciascuna opera. Particolarmente significativi sono gli interventi di artisti che hanno deciso di misurarsi con gli spazi più emblematici dell’edificio: Maurizio Cattelan realizza due installazioni site-specific allestite in luoghi e anfratti connotati, oltre ad una emblematica e ironica scultura da trovare nelle sale settecentesche; Adam Gordon, con un grande dipinto che raffigura una presenza surreale e inquieta, introduce una tensione che si bilancia con la seria ironia di Thomas Braida, capace di trasformare un paesaggio apparentemente classico in un’immagine monumentale e dissacrante; Silvia Mariotti frammenta gli ambienti includendo la natura come soggetto di riappropriazione, mentre le fotografie di Guido Guidi, attente al territorio della Castellana, diventano tracce visive nel percorso. Si aggiungono le opere di Silvia Negrini, piccoli dittici realizzati ex-novo con la tecnica dell’incisione, che guidano il visitatore da una sala all’altra, i lavori di Marco Bongiorni, che rievocano atmosfere sedimentate nella storia recente del luogo e, attorno a loro, opere di artisti come Vincenzo Agnetti, Rachele Calisti, Flavio Favelli, Agata Ferrari Bravo, Anna Galtarossa, Goldschmied & Chiari, Agnese Guido, Duane Hanson, Sacha Kanah, Francesca Mirabile, Marta Ravasi, Fabio Roncato, SC_NC, Raoul Schultz, Vedovamazzei e Zoe Williams animano gli spazi di Soranzo Novello per tre mesi, andando a costruire una comunità d’arte temporanea. Grazie a una serie di progetti speciali realizzati da Daniele Costa, Alice Ronchi, Thyself Agency, VENERDISABATO e Alberto Zanetti, PORTOFRANCO si propone come tappa di un percorso volto a fare di Castelfranco Veneto un punto di riferimento per l’arte contemporanea, in cui quest’ultima dimostra tutto il suo potenziale di strumento di lettura, rigenerazione e attivazione dei contesti. 

Copertina - Maurizio Cattelan, IT, 2023. Marmo nero del Belgio, 37 x 19 x 41,5 cm, courtesy Maurizio Cattelan’s Archive 

Sopra - Guido Guidi, #17134, 02/20/2007, Guardando a Sudovest da Tomba Brion di Carlo Scarpa. Stampa a contatto C-print, 41,5 x 46,5 cm © Guido Guidi, courtesy Viasaterna

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In collaborazione con: Comune di Castelfranco Veneto e Museo Casa Giorgione. E con il contributo di Camera di Commercio Treviso-Belluno. Main partner Azimut Capital Management
Ente organizzatore: NOT Titled YET
Per ulteriori informazioni:
Museo Casa Giorgione
T. 0423 735626 / 73567
E. info@museocasagiorgione.it