21 settembre 2025

Festival Respighi 2025 alla quarta edizione. Bologna

Fra i più brillanti direttori dell’ultima generazione, Daniele Rustioni è alla guida dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna domenica 21 settembre per il concerto inaugurale del Festival Respighi 2025. Recentemente nominato Principal Guest Conductor del Metropolitan Opera di New York, Rustioni affronta un programma affascinante, che affianca Le Sacre du Printemps di Stravinskij a due dei più celebri e amati poemi sinfonici di Respighi, Fontane e Pini di Roma. Siamo alla IV edizione della rassegna che la città dedica al grande compositore e suo illustre cittadino. Il capoluogo emiliano-romagnolo, ogni anno, fà da palcoscenico a concerti, convegni, approfondimenti, collaborazioni e iniziative culturali che coinvolgono le istituzioni locali e le eccellenze della Regione con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare non solo l’intera opera respighiana, ma anche quella dei compositori a lui contemporanei, facendo emergere l’immenso patrimonio musicale del primo Novecento italiano.
Filarmonica Arturo Toscanini (photo Luca Pezzani)
Il Festival Respighi Bologna è un viaggio che guida il pubblico attraverso le rotte percorse dal compositore in tutto il mondo, ove raccolse grandi successi e consensi unanimi, recando onore all’Italia e a Bologna. Spiega Gessica Allegni, assessora alla Cultura Regione Emilia-Romagna: "E' confermato l’altissimo livello artistico del festival, a cominciare dalla presenza delle principali compagini sinfoniche, come la Filarmonica Arturo Toscanini e l’Orchestra del Teatro Comunale. Spazio anche ai progetti innovativi come PULCINELLA, all’improvviso!, che unisce tradizione e contemporaneità a cui si affianca poi il coinvolgimento dei giovani nell’allestimento de La bella dormente nel bosco, evento finale del cartellone. Il palinsesto spazia dagli ensemble internazionali, come l’Orchestra Sinfonica del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Tirana, alle nuove generazioni, dimostrando come la cultura sia ponte fra tradizione e innovazione. Significativo è l’approccio multidisciplinare che abbraccia concerti, convegni, proiezioni cinematografiche, incontri e la suggestiva cena-spettacolo Il cenacolo delle beffe a Palazzo Boncompagni. Un format che rende la cultura accessibile e coinvolgente". "Con profonda emozione e grande orgoglio ci prepariamo a vivere la quarta edizione del Festival. Un traguardo che va oltre il dato numerico, perché racchiude quattro anni di impegno, di ricerca artistica e di valorizzazione del patrimonio musicale italiano, con uno sguardo attento sull’opera di Ottorino Respighi, figura centrale del Novecento musicale europeo. Fin dal primo anno, il Festival ha perseguito una visione chiara: restituirgli il posto che merita nel panorama musicale nazionale e internazionale. Lo abbiamo fatto proponendo non solo i suoi capolavori più noti, ma anche brani meno frequentati, capaci di sorprendere per bellezza, modernità e ingegno compositivo", osserva, da parte sua, Maurizio Scardovi, ideatore e direttore artistico della kermesse.
  
Cena a Casa Respighi
Aggiunge: "Fondamentale è stato, sin dall’inizio, il sostegno delle istituzioni: il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna, a cui si sono affiancate Banca di Bologna e Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, che hanno creduto con convinzione nel valore culturale e sociale del progetto. Un ringraziamento speciale va ai nostri founding partner, Alfasigma - nelle persone di Silvana Spinacci e Stefano Golinelli - e Pelliconi, rappresentata da Claudia Gnudi e Marco Checchi: compagni di viaggio appassionati, generosi e lungimiranti. Grazie a loro, il Festival ha potuto crescere in qualità, identità e riconoscibilità. Uno degli elementi più significativi di questa avventura è il dialogo continuo con le principali istituzioni culturali della città. Questo tessuto di relazioni ha permesso al Festival di radicarsi profondamente nel territorio e al tempo stesso di aprirsi al mondo. Se dovessimo scegliere una parola per descrivere l’anima di questa iniziativa, sarebbe 'connessione': tra epoche, linguaggi, luoghi e persone. I luoghi che ospitano i concerti non sono semplici contenitori, ma spazi vivi dove la musica incontra l’architettura, la storia, il pubblico. Ogni appuntamento è pensato come un’esperienza immersiva e condivisa, capace di valorizzare il contesto e coinvolgere lo spettatore in un percorso estetico e culturale. Nel segno di Respighi e del desiderio di condividerne ogni sfumatura, anche quest’anno abbiamo pensato a un dono per i nostri abbonati. Dopo il volume Ottorino Respighi. Pittore di suoni, il 13 ottobre distribuiremo un nuovo CD edito da Da Vinci Classics, con Pietro Beltrani interprete del mondo intimo e raffinato della musica pianistica di Respighi. Il CD verrà presentato in concerto il 27 settembre in un altro luogo simbolico della città: il Teatro Mazzacorati 1763. Possiamo oggi affermare con orgoglio che questa iniziativa è diventata un punto di riferimento per chi crede nella cultura come strumento di coesione, identità e crescita collettiva. Un progetto che arricchisce la comunità, crea occasioni, genera bellezza, valorizza la creatività e promuove il dialogo tra le generazioni".

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